ZENO COLO’ UOMINI PRESTIGIOSI

VENERDÌ 29 APRILE 1983
DA “IL VETERANO SPORTIVO” Marzo Aprile 1983

ZENO COLO’ UOMINI PRESTIGIOSI

In onore di Zeno Colò
Il campione mondiale e olimpico
è ancora sulla breccia

Sono trascorsi più di trent’anni dal suo strepitoso exploit alle Olimpiadi di Oslo ma il ricordo di lui è sempre vivo

ZENO COLO’

Trent’anni fa il nostro socio Amilcare Pettinelli per magnificare le gesta di Zeno Colò, vincitore del campionato del mondo e della olimpiade del 1952 di discesa libera, scrisse una poesia che in occasione delle sue recenti vittorie nelle gare riservate ai maestri di sci, la sezione di Roma “Sila del Sole” ha voluto riportare su una pergamena inviata al grande campione insieme al nastro su cui è stata incisa la poesia stessa dalla viva voce dell’autore.
L’iniziativa è stata molto gradita al campione che ha indirizzato alla nostra sezione i suoi ringraziamenti con la lettera seguente: “Carissimi Amici, ho ricevuto con infinito piacere la pergamena e la cassetta dedicatami dal Vs. Socio Pettinelli che ho provveduto a ringraziare personalmente. Cosa dire? Che vi sono grato di questo affettuoso ricordo e della sensibilità di cui sono stato fatto oggetto nel nome comune dello sport che unisce ed affratella.
Grazie, quindi, con un cordialissimo in bocca al lupo.
Vostro Zeno Colò”.

A Zeno Colò: Alipede Moderno

Zeno! Ove prendesti quell’impeto
che per due volte ti condusse
al maggiore alloro?
Chi ti spinse vertiginoso
sulle nevi sconosciute del Colorado?
Chi ti die’ tanta forza?
Non il potente soffio del vento
die’ ali al tuo slancio
e disseminar ti fece
famosi nomi di competitori;
non la sorte benigna o la fortuna
il tuo trionfo assicurarono.
Chi, dunque, ti rese audace?
Chi generò in te
sovrumana volontà di vittoria?
Un nome solo: ITALIA!
Ella fu a sospingerti
veloce più dei venti;
Da Lei è la tua gloria!
Grande ed invitto Zeno!
Il tuo nome ancor risuona
sulle Montagne Rocciose
e negli Stadi di Aspen!
Garrisce in alto
il vessillo tricolore.
E come la fiamma olimpica
che dal villaggio di Morgental
e sulle montagne… lontano…
servì per accendere
il Tripode simbolico,
così tu, gentile e forte Abetonese
accesa hai oggi
la nostra fiamma sportiva
in un Tripode immenso
in cui ardono d’orgoglio
i nostri cuori per la tua vittoria!
Signore delle nevi,
Alipede novello,
Messaggero italico… Zeno!
La Patria a te si stringe
in affettuoso abbraccio
ed orgogliosa… un serto d’alloro
sul tuo capo posa.
E sull’Abetone
ove la neve amica
ansiosa attende il tuo ritorno,
anche l’acque e gli alberi d’intorno,
plaudono alle tue gesta
e al suon di liete fisarmoniche
in ogni casa e casolare è festa.
Amilcare Pettinelli (Roma)

N.B.: Questa poesia fu scritta in occasione delle strepitose vit­torie di Zeno Colò nel campionato mondiale di sci e nella Olimpiade Invernale del 1952.