INTERVISTA AL PRESIDENTE NAZIONALE UNVS AVV. GIAN PAOLO BERTONI

DOMENICA 30 GENNAIO 2011

INTERVISTA AL PRESIDENTE NAZIONALE UNVS AVV. GIAN PAOLO BERTONI

Di ARMANDO NESI

Il Presidente UNVS
G.P. Bertoni

Non capita tutti i giorni di avere nel Sud Italia presenze e collaborazioni del mondo politico-socio culurale o presidenti di sodalizi nazionali sportivi. In questo incipiente autunno (che sta regalando ai calabresi giornate connotate da un clima tipicamente estivo), i soci della sezione di Falerna (Cz) sono stati orgogliosi

di accogliere, ancora una volta, il fattivo presidente nazionale avv. Gian Paolo Bertoni, subentrato nell’aprile 2009, per elezione, alla carica fino a allora egregiamente retta per oltre quarant’anni da Edoardo Mangiarotti, noto campione mondiale di scherma, che ha dedicato tutta una vita allo sport e alla gloriosa Unione Nazionale dei Veterani Sportivi. Quali sono stati i motivi del ritorno in Calabria e dello spassionato attaccamento ai veterani del Sud da parte del beneamato presidente lo si deduce da questa intervista rilasciata presso l’Hotel Torino di Falerna Marina, sede della locale sezione Unvs, intitolata al compianto Domenico Zaccone.

Presidente Bertoni, qual è il motivo principale della sua nuova venuta inCalabria che, fra l’altro, ha già affermato di prediligere per la spontanea ospitalità e, mi risulta, anche per la buona cucina?

“Ho conosciuto il calabrese e, quindi, la Calabria nel lontano 1963, quando ero poco più che ragazzo, e mi sono innamorato di questa terra. Ho avuto, poi, l’opportunità in occasione dell’assemblea nazionale di circa dieci anni fa, di conoscere la sig.ra Caterina Bertolusso, presidente della sezione di Falerna, e suo marito Franco, e rimasi sbalordito dell’entusiasmo da essi dimostrato nei miei riguardi. Ne scaturì immediatamente, una reciproca simpatia, tanto che Caterina m’invitò a ritornare a Falerna non appena ne avessi avuto la possibilità. Qualche anno dopo, di ritorno dalla Sicilia, mi fermai a Falerna per un breve soggiorno nel suo albergo e l’ospitalità che mi fu riservata dalla sig.ra Caterina e dalla sua famiglia, così come la qualità della buona cucina, fu superiore ad ogni mia aspettativa. Sono poi ritornato altre volte in occasione di manifestazioni organizzate dalla sezione di Falerna ed ho potuto altresì constatare che la sempre attiva presidente sig.ra Caterina aveva, ogni volta, acquisito ulteriori nuovi validi soci, collaborata dai suoi ottimi vicepresidenti, molto attivi nel promuovere l’Unvs in Calabria”.

Presidente, quali sono i programmi per l’immediato futuro dei Veterani del Sud?

“Il programma principale, già in corso di attuazione, è quello relativo al rapporto con le scuole, dopo il protocollo d’intesa da me sottoscritto con il Ministero della Pubblica Istruzione. Sarà questa un’opportunità straordinaria per il Sud, anche per la presenza del consigliere dott. Costantino, che ha già realizzato una prova generale in Sicilia, con grande successo. Ci sarà anche un forte impulso per aumentare il numero degli associati, nella speranza di avere una rappresentanza di quote rosa. Ed invero, in Calabria ci sono, nella nostra Unione, donne che hanno dato e continuano a dare prova di grandi capacità e entusiasmo, raggiungendo sempre successi notevoli attraverso manifestazioni sportive organizzate con cura e meticolosità tutte femminili”.

Come pensa di far aumentare il numero degli associati in Calabria, Campania, Basilicata, Puglia e Sicilia?

“Il mio impegno verso il Sud ?stato totale; ho voluto fortemente che la Calabria, la Campania e la Puglia avessero un proprio consigliere nazionale affinché il programma concordato fosse seguito e supportato dagli amici consiglieri, non dimenticando che oltre ai consiglieri Costantino, Roma e Coletta, ho scelto come vice-presidente per il Sud il valido dott. Giannandrea Lombardo di Cumia, della città partenopea. Preciso che fino a qualche anno fa i rappresentanti dell’Italia meridionale non erano mai stati più di due. Peraltro credo che la scelta di tali uomini – professionalmente preparati e specificamente interessati a uno sport puro e di volontariato – abbia costituito un passo importante per lo sviluppo della nostra Unione nei territori di loro competenza”.

È del parere di organizzare dei gemellaggi fra sedi Unvs del Nord Italia con quelle del Sud e quindi, ai fini sociali, scambi di visite fra gruppi di soci giovani e non?

“Sono convinto assertore dell’opportunità realizzare gemellaggi tra le sezioni, magari di regioni lontane fra di loro, utili allo scambio di idee, di programmi e di competitività sportive. Devo, altresì rilevare che è anche un motivo di crescita del numero dei soci, perché si possano realizzare scambi tra famiglie coinvolgendo amici e parenti che poi entrano a far parte della nostra Associazione. Non bisogna infatti dimenticare che sono proprio le manifestazioni importanti che creano l’interesse a partecipare e a collaborare”.

Quale, infine, potrebbe essere il collegamento mediale per unire le sezioni periferiche al Consiglio Nazionale?

“Perché ci sia una visibilità immediata e netta delle sezioni del Sud è necessario – come ho già più volte affermato – che gni sezione, attraverso l’addetto-stampa, invii al nostro periodico articoli non soltanto legati alla celebrazione delle varie manifestazioni sportive ma che fungano anche quale strumento per veicolare proposte efficienti, problematiche locali e necessità relative allo sport. Rimane, comunque, molto importante il distribuire – come alcune sezioni sono solite fare – un proprio foglio informativo che sia intermediario fra le sezioni periferiche e il nostro giornale nazionale