Stracatania: in programma nella prima decade di aprile

GIOVEDÌ 10 MARZO 1988
da “Il Veterano Sportivo” Marzo 1988

Stracatania: in programma nella prima decade di aprile

Saverio Lajacona

Ora et labora! Non è che i dirigenti dell’UNVS di Catania ambiscono ad imitare gli eremiti che in illo tempore si ritiravano nei deserti della Tebaide a pregare ed a lavorare, nient’affatto. Né vogliono imitare i monaci cenobiti che contemperano pratiche devozionali ed attività lavorative: a loro basta lavorare – come peraltro stanno facendo alacremente – alla organizzazione dell’annuale “Stracatania” che per la città dell’Etna è il fiore all’occhiello delle attività podistiche amatoriali. Al ringraziamento celeste, forse, penseranno dopo a risultato ottenuto, a successo certamente conseguito.
E affinché anche quest’anno arrivi puntuale stanno coinvolgendo nella preparazione della manifestazione, includendoli nel Comitato Organizzatore, validi professionisti della carta stampata (leggi Nino Urzi, Angelo Casabianca, Lorenzo Magri), che tornano utili non soltanto per la loro esperienza nello specifico settore, ma anche per la loro attività propagandistica e conoscenza tecnologica ( particolarmente utile nella impostazione e dei manifesti, depliants, ecc.).
Ed anche per quanto concerne la pubblicità i dirigenti dell’UNVS stanno operando stavolta alla grande, affidandone la cura addirittura ad una ditta specializzata del luogo: come dire scrollarsi di dosso un non indifferente onere organizzativo e ottenerne in cambio un certo utile economico. Mica ingenui l’efficiente presidente Porto ed il segretario Gulotta, quest’ultimo vero deus ex macchina della manifestazione  E per il patrocinio, memori del biblico pulsate aperietur vabis hanno bussato alle porte della presidenza della Regione Siciliana, dell’Amministrazione Provinciale, del Comune di Catania e del maggiore quotidiano isolano La Sicilia ottenendone entusiastiche adesioni, per il maggior bril­lio della manifestazione e per quel pizzico di invidia che inevitabilmente alberga in qualche società del settore.
Che brutto sentimento però l’invidia: livido e maligno! “Tristitia quaedam de alienis bonis”: così la troviamo definita nella Summa di Tommaso d’Aquino. Che immensa definizione. Quella certa tristezza che ti avvolge quando ti accorgi che qualcun altro possiede un bene o sta per toccare un luminoso traguardo. E lo invidi perché cosciente che a te quel bene è negato o quel successo non lo raggiungerai mai.
Siamo ancora a febbraio e la manifestazione avrà luogo nella seconda decade di Aprile. Molto tempo dunque avanza ma “chi ben comincia e alla metà dell’opera”.
Non recita così forse il frusto proverbio?