STEFANO GORI UN ATLETA NON VEDENTE UN PERSONAGGIO PER LO SPORT

MERCOLEDÌ 16 OTTOBRE 2013

STEFANO GORI UN ATLETA NON VEDENTE UN PERSONAGGIO PER LO SPORT

Stefano Gori “l’impegno nella promozione dei valori dello sport tra i giovani”

di GS Martino Di Simo (2013)

Stefano Gori con la sua guida durante una gara

 Non è la prima volta che mi trovo a scrivere di Stefano Gori, atleta non vedente di Lucca, nonché Veterano e Panathleta. Oltre ai vari titoli conquistati meritatamente sui campi di gara, altri riconoscimenti gli vengono attribuiti da varie istituzioni in molte parti d’Italia.
Nonostante l’handicap della vista, Stefano Gori, è riuscito a trasmettere la sua passione per l’attività sportiva e per questo motivo la sua notorietà, ha oltrepassato i confini Regionali. Le sue qualità umane, la sua semplicità di vita, senza mai far pesare la gravità della malattia che lo ha colpito in tenera età, la forza di volontà di emergere nello sport, che lo aveva già distinto prima che i suoi occhi non vedessero più i colori del mondo, lo hanno spinto a mettere le proprie esperienze a beneficio di quelli più fortunati. In questo caso ha voluto ribaltare quello che comunemente avviene, l’uomo, lo sportivo che vuole aiutare gli altri!
Nel 2011 il sindaco del Comune di Capannori (Lucca) nomina il nostro personaggio Ambasciatore di Capannori “per aver rappresentato Capannori ai più alti livelli delle competizioni olimpiche nell’atletica leggera, con successi in campo nazionale e internazionale e per l’impegno nella promozione dei valori dello sport tra i giovani” come testualmente si legge sulla pergamena rilasciata dal Sindaco.

Stefano Gori e il Sindaco Gaddi

Nello stesso anno il Comune di Castelnuovo Garfagnana (Lucca) ha insignito l’atleta non vedente della “Cittadinanza onoraria” con la seguente motivazione “personaggio simbolo e grande esempio per tanti giovani e non solo loro, per il coraggio con il quale ha affrontato il suo handicap, reagendo a questa avversità con uno spirito che deve essere preso a insegnamento da tutti”.
All’inizio dell’anno 2013, smessi momentaneamente gli abiti sportivi si è calato in quelli del sociale e nell’ambito delle iniziative attivate all’interno della Casa Circondariale di Lucca ha dato vita all’incontro con la popolazione detenuta. Ha portato all’interno di quelle anonime mura i valori dello sport, l’importanza del volontariato, delle problematiche della disabilità con riguardo all’abbattimento delle barriere architettoniche e quelle del genere umano. Gori ha voluto rappresentare la possibilità per poter mettere a confronto l’esperienza dell’attività sportiva per un portatore di handicap, con il difficile percorso di reinserimento sociale dopo un’esperienza detentiva. Il Cavaliere Gori nell’affrontare le diverse tematiche della non facile vita da reclusi ha detto: “Anch’io, come voi, anche se per ragioni e attraverso strade differenti, ho toccato il fondo, ho vissuto momenti, anni di angoscia e di sofferenza, ma sono stato in grado, ed è questa una possibilità che è concessa ad ognuno di noi, di riscattarmi da questo destino che appariva contro di me, trovando un nuovo senso alla mia esperienza di uomo e di atleta!”

Stefano Gori con la Polizia
penitenziaria di Lucca

Un altro passaggio significativo è stato quello sull’importanza delle regole e del loro rispetto. “Il fatto che io mi trovi in una situazione di svantaggio non deve farmi credere che allora si possa chiudere un occhio su un’eventuale infrazione di corsia sui 100 metri piani o su un nullo nel salto in lungo, non sarebbe giusto”. L’atleta ha voluto concludere la sua visita con “ricordatevi che tutti abbiamo il dovere di rispettare le regole dello sport così pure del vivere civile”.
Dopo aver accolto l’invito di portare le proprie esperienze nelle varie scuole della lucchesia, della Lombardia e del Piemonte e precisamente a Susa (Torino) sono rimasto profondamente colpito da alcune frasi postate su Facebook dopo un suo intervento all’Istituto Comprensivo della cittadina piemontese. Erano presenti anche i due ragazzi gravemente feriti agli occhi da un ordigno inesploso della seconda guerra mondiale. Nei lori post potevamo leggere le loro riflessioni. Infatti alcuni scrivevano che Stefano li “aveva fatto capire che nella vita non bisogna mai arrendersi davanti alle difficoltà ma lottare per inseguire i propri sogni”.
Altri esaltavano il suo coraggio, la sua forza, “ha qualche cosa di speciale, non ha mai perso la gioia di vivere, Stefano Gori, è una persona che nonostante abbia perso la vista non ha perso il senso della vita”. A conclusione della mattinata ha detto ai giovani studenti che lo hanno attentamente ascoltato di “non aver mai smesso di vedere”.
Anche a loro ha fatto provare cosa vuol dire essere ciechi. Sono stati bendati in modo da non vedere niente e li ha fatti muovere nell’aula per fargli capire le difficoltà che i ciechi ma anche per gli altri disabili, devono affrontare quotidianamente. Questa esperienza, come lui mi ha confermato in un recente incontro nelle viuzze di Lucca, è più formativa di tante ore di lezione teorica. Tutta questa lezione è stata seguita attentamente dai genitori degli alunni, restando colpiti dalla signorilità e serietà con cui ha coinvolto tutti i presenti. Un raro esempio di vero sportivo che ha tanto da insegnare anche a noi veterani.
Tra una gara e l’altra tra un allenamento e l’altro il 26 e il 27 settembre, Stefano è stato ospite delle scuole medie di Tavernelle Val di Pesa, il tutto organizzato dal Lions Tavarnelle e dai comuni limitrofi. Per le tematiche affrontate dal nostro atleta, la scuola era aperta anche ai genitori degli studenti, dimostrando un fortissimo interesse su quanto si parlava di sport e disabilità. Inoltre Stefano ha illustrato con video e filmati, attività sportive paraolimpiche alla presenza del Presidente del CIP Regionale Massimo Porciani e Sandro Benzi. Nella mattinata del sabato ha fatto ripetere agli oltre 100 alunni una corsa bendata, insieme ai propri compagni di classe per far misurare le difficoltà che i disabili incontrano ogni giorno. Queste però, non devono impedire la pratica dello sport.

da dx Stefano Gori, Brunello Fanini
e l’Assessore allo Sport Paoli

Il 29 settembre ha avuto un’altra grande soddisfazione per essere stato uno dei pochissimi ospiti ammessi alla partenza da Lucca dei Campionati Mondiali di Ciclismo, partecipando inoltre a una prova su strada.
Sempre il Comune di Capannori lo ha voluto premiare inserendolo nell’Albo d’Oro degli atleti che mutuando le parole dell’assessore allo sport, Pierangelo Paoli, ““E’ un onore avere nel nostro territorio delle eccellenze del mondo dello sport . Stiamo parlando di persone che con grande impegno e sacrificio dedicano la vita alla loro passione”.
Stefano non fa solo del presidenzialismo, come potrebbe sembrare, ma trova il tempo per abbattere il suo record personale stagionale nei 200 metri piani in 30 secondi e 4 centesimi, ottenuto con la sua guida personale.