Stefano Gori in carcere per parlare di sport, disabilità e volontariato

2013-01-18T14:30:14.848+01:00
DA LO SCHERMO DEL 12/01/2013

 Stefano Gori in carcere per parlare di sport, disabilità e volontariato.

 L’atleta paralimpico incontrerà i detenuti di San Giorgio

11-01-2013 / Volontariato / La redazione

a sx Stefano Gori

LUCCA, 11 gennaio – L’atleta paralimpico Stefano Gori, non vedente plurimedagliato e ‘Ambasciatore di Capannori’, incontrerà la popolazione detenuta della casa circondariale “San Giorgio”. L’incontro, che rientra nell’ambito delle iniziative attivate all’interno del carcere in collaborazione con il territorio, si terrà sabato 12 gennaio (dalle ore 10).
Gori si è guadagnato il titolo di ambasciatore per “aver rappresentato Capannori ai più alti livelli delle competizioni olimpiche nell’atletica leggera, con successi in campo nazionale e internazionale, e per l’impegno nella promozione dei valori dello sport tra i giovani”. Ha ottenuto vari riconoscimenti a livello nazionale, è cavaliere della repubblica per meriti sportivi, è commendatore e svolge attività di promozione dello sport per tutti nelle scuole italiane.
Ha manifestato il desiderio di poter incontrare le persone detenute per parlare dei valori dello sport, dell’importanza del volontariato e delle problematiche della disabilità, con particolare riguardo all’abbattimento delle barriere architettoniche.
“L’iniziativa – spiegano i promotori – vuole soprattutto rappresentare la possibilità per poter mettere a confronto l’esperienza dell’attività sportiva per un portatore di handicap con il difficile percorso di reinserimento sociale dopo un’esperienza detentiva”.
L’incontro sarà introdotto dal direttore della casa circondariale di Lucca Francesco Ruello, e vedrà la partecipazione anche del personale dell’area educativa, della polizia penitenziaria e di Massimiliano Andreoni, che collabora da anni con il carcere e che ha sostenuto l’evento.