SEZ. NAPOLI ”F.LLI SALVATI” VARIE COMUNICAZIONI AL 16.03.2018

DA SITO UNVS SEZIONE UNVS NAPOLI  ”F.LLI SALVATI”

VARIE COMUNICAZIONI AL 16.03.2018 

CONVIVIALE UNVS RISTORANTE “LE DUE PALME” – NAPOLI 2 MARZO 2018

TUTTI QUELLI CHE DESIDERANO PARTECIPARE ALL’INIZIATIVA, POSSONO METTERSI IN CONTATTO CON L’U.N.V.S. NAPOLI A 1/2 MAIL (unvsnapoli@libero.it) 
Articolo pubb. sul giornale “ROMA” il 5 marzo 2018Vincenzo Petrocco

IL PROGETTO DELL’ASSOCIAZIONE PEEPUL SPORT

Francesco, disabile: «Il mare è senza barriere e il vento mi porta dove voglio»
Francesco Maria ha 17 anni, da quando ne ha sei è sulla sedia a rotelle. Con il progetto VelAccessibile ha fatto il suo primo corso di vela. E ora fa le gare con i normodotati
di Fausta Chiesa
Francesco Maria Maglione aveva soltanto sei anni quando nel 2006, a causa di un incidente stradale, perse l’uso delle gambe. Oggi ha 17 anni, studia al liceo classico e – ricorda – «in questi undici anni non c’è stato giorno che non abbia fatto una dura e faticosa riabilitazione». Nonostante la sua disabilità, Francesco Maria anche grazie al supporto dei suoi genitori (mamma Olga e papà Tommaso) e dei due fratelli non si è mai scoraggiato ed è diventato uno sportivo che gareggia anche contro i normodotati. «Un giorno – racconta – ho seguito mio fratello maggiore che partecipava al Campionato italiano classi olimpiche a Napoli. Lì ho visto che esistevano barche da vela paralimpiche, così ho scritto alla federazione e mi hanno dato il contatto con l’Asd Peepul, che organizza corsi di vela per disabili». La prima uscita Francesco Maria la fa nella base dell’associazione all’isola di Nisida. «Non ero mai stato in barca a vela – dice – ma il mare mi ha dato un grande senso di libertà e sentirmi trasportato dal vento senza barriere è stata una sensazione importante».
A vela lo sforzo fisico non è estremo e Francesco Maria, dopo un primo un corso base, riesce ad arrivare all’agonistica. «La mia classe di vela è la 2.4 che ha un’accezione paralimpica, ma è un tipo di barca che non richiede l’uso delle gambe. Infatti nelle gare nazionali possono partecipare normodotati e paralimpici insieme, perché la barca permette di veleggiare nelle stesse condizioni». Francesco Maria è a tutti gli effetti un agonista e lo si può vedere in azione su Instagram (f.m.m.58). L’anno scorso ha fatto la prima regata nazionale nelle Marche a Porto San Giorgio dove c’è un centro importante per la vela paralimpica in Italia. Poi è stata la volta della prima regata internazionale paralimpica a Genova con gli European paralympic youth games. «Io ero al timone, il mio compagno Alessandro alla vela. Siamo arrivati ultimi, forse perché non ci conoscevamo, ma già partecipare è stata un’esperienza entusiasmante: i giochi erano organizzati come mini Olimpiadi con tanto di cerimonia di inaugurazione e molti altri sport, ho potuto conoscere nuovi ragazzi da tutta Europa».
La vittoria è arrivata in un altro modo. «Andare in vela e fare sport ti dà molta sicurezza in te stesso, ma non solo: cambia anche il modo in cui vieni percepito dagli altri, perché non sei più visto come disabile ma sportivo e ti chiedono come è andato l’allenamento, non come è andata la riabilitazione. E questo è accaduto anche con i miei compagni di classe». A marzo Francesco Maria non vede l’ora di riprendere la vela a Nisida, che ha cominciato grazie al progetto VELAccessibile dell’Asd Peepul Sport. L’associazione cerca fondi per continuare l’attività e finanziare i prossimi corsi di vela destinati a disabili motori, non vedenti, autistici, dai 10 anni in su. Buone Notizie sostiene l’iniziativa. Tutti possiamo aiutare donando con il crowdfunding.