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GIORNATA INTERNAZIONALE DELLO SPORT

Lo sport, come strumento di pace e come legame tra i popoli. La ricorrenza viene celebrata ogni anno in tutto il mondo, in memoria della data di inizio dei primi Giochi olimpici dell’era moderna del 1896 che si sono svolti ad Atene. Scopo della celebrazione è contribuire ad accrescere la consapevolezza del ruolo storico svolto dallo sport nel perseguire sviluppo, pace, parità di genere e integrazione sociale. Lo sport, infatti, è un potente strumento sociale, capace di promuovere l’integrazione sociale e lo sviluppo economico in contesti geografici, culturali e politici diversi, nonché di diffondere ideali e valori fondamentali come pace, fraternità, solidarietà, non-violenza, tolleranza e giustizia.
L’attività sportiva ha un potere straordinario nel promuovere i valori della coesione sociale e della pace. La sfida agonistica insegna la lealtà, la disciplina, il rispetto dell’avversario: lo sport rappresenta dunque un linguaggio universale che si fa strumento per il progresso e lo sviluppo. Ma lo sport è ovviamente anche un motore di benessere: secondo gli esperti, bastano cento minuti di attività fisica a settimana per essere in salute e vivere più a lungo, con sei regole per “sfiammare” l’organismo. Il corpo, infatti, si nutre e si “sfiamma” anche grazie all’attività fisica. Proprio come il cibo, il movimento allena le cellule a disattivare i geni pro-infiammatori e ad attivare quelli della longevità. Come è emerso di recente dall’International Congress science in nutrition organizzato dalla Fondazione Paolo Sorbini per la scienza nell’alimentazione che si è tenuto a Milano, movimento e cibo giocano in tandem, perché l’attività fisica aiuta a controllare l’infiammazione ma il cibo giusto aiuta a migliorare la performance. Dando vita a sei regole chiave, che insieme possono migliorare la qualità di vita. Le sei regole per ‘sfiammare’ l’organismo Queste le sei indicazioni dell’esperto: 1. La “dose” giusta di movimento. Gli studi scientifici suggeriscono di praticare 3 allenamenti la settimana. In pratica, un giorno sì e uno no; 2. Rispettare l’interval training, ovvero l’intervallo tra gli esercizi sportivi con un allenamento ad alta intensità con la massima quantità di ossigeno che i muscoli consumano al minuto, seguito da 3-4 minuti di recupero; 3. L’allenamento a digiuno. Lo sport svolto con una scarsa disponibilità di energia aziona l’enzima della vita, l’Amp chinasi che, se attivato, sostiene la longevità. Questa molecola viene attivata proprio quando la cellula ha poca energia; 4. L’allenamento “concorrente”, ovvero, non solo allenamento aerobico. Al corpo serve esercitare anche la forza muscolare. Abbinare i due tipi di allenamento nell’arco della giornata o della settima; 5. L’importanza dell’idratazione. Bisogna bere sempre e nelle giuste dosi, due litri d’acqua al giorno, anche quando non si ha sete; 6. La giusta intensità. Il fiato è un buon metro di misura dell’intensità di un allenamento. Nella prima fase di riscaldamento la respirazione non deve essere mai affannata.