Quaresima in quarantena:
la fede al tempo del coronavirus.
Di Giovanna GriecoTempo di grazia, tempo di perdono e di penitenza : compatire l’altro, comprenderlo , essergli vicino, volergli bene pur nell’offesa, pur nell’umiliazione pur nell’inimicizia.
Altrimenti che merito ne avremmo, noi cristiani, seguaci di Cristo; il finto cristiano, quello che crede di ascoltare e di mettere in pratica la parola del vangelo perché non è consapevole di avere il cuore indurito è più bisognoso di misericordia del pagano!
Quanta fede nel centurione che si reca da Gesù per chiedergli di guarirgli il servo a cui voleva bene come ad un figlio sapendo di non essere degno di ospitarlo nella sua casa: nemmeno nel popolo di Israele!
Come la fede nelle lacrime della Maddalena con le quali gli lava i piedi e glieli asciuga con i capelli: la stessa che lo vedrà morire in croce e la prima a cui apparirà da risorto; perché a lei? Mentre gli apostoli abbandonano subito il sepolcro dopo aver constatato che il corpo del Maestro non è più lì, lei resta a piangere perché non sa dove hanno portato via il suo Signore E dunque perché non a lei?
Quindi perché non a noi cristiani, laici e religiosi, ammalarci di coronavirus? Sì, il virus è particolarmente aggressivo, attacca direttamente e velocemente i polmoni e di conseguenza le funzioni vitali del cuore ma è curabile.
Allora perché tanto terrore? Ci sono bambini che muoiono di polmonite ogni giorno in alcune zone dell’Africa e ancora per malnutrizione senza che la maggior parte di noi cristiani se ne ricordi.
Siamo d’accordo, purtroppo è pandemia, tutti i decreti sono legittimi e necessari e nulla quaestio : siamo tutti agli arresti domiciliari pandemici ma sta scritto“ ..Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.”
Abbiamo acconsentito a partecipare alla santa messa senza scambiarci il segno della pace, a evitare di toccare l’acqua santa, a fare digiuno della comunione con Gesù, e abbiamo assistito alla sospensione di tutte le messe, anche dei riti funebri che accompagnano l’anima del defunto quando ritorna alla casa del Padre Nostro che è nei Cieli.
Qual è il luogo sacro che fornisce cibo all’anima? Non è forse la Chiesa?!
E chi è la Madre di Dio e la Madre della Chiesa? Non è forse Maria, la Madonna , nostra Madre Celeste, la Porta del Cielo?!
Eppure oggi hanno chiuso anche le porte del Santuario della Madonna di Picciano.
Allora si può essere autentici cristiani anche a porte chiuse soprattutto in Quaresima?
Forse solo qualcuno si sta rendendo conto che questa è già la terza guerra mondiale, certo,virologica ,senza missili a lunga gittata né siluri, senza blindati né artiglieria , senza soldati né cavalleria, priva di dichiarazioni di guerra ma è reale e non virtuale.
Storicamente ogni stato di conflitto esasperato nonché di guerra aperta comincia da una sola e contingente situazione: quando si inizia a considerare l’altro un nemico e noi lo stiamo già facendo! Abbiamo paura di essere infettati dall’altro , che è nostro fratello e nostra sorella, prima ancora di preoccuparci che potremmo essere noi ad infettarlo e a causargli le sofferenze di chi non riesce più a respirare.
Non è solamente questo: sembrerebbe che le migliaia di morti siano stati dei fantasmi sulla terra e non dei figli di Dio: i parenti non possono piangerli insieme alla comunità pregante, non hanno nemmeno potuto vederli prima di morire esattamente come accade in guerra.
Sono morti nell’indifferenza e nella solitudine più totale ma soprattutto nel terrore della morte, senza speranza, come se fossero un gregge disperso.
Quando Gesù è sceso sulla terra lasciando il suo trono per annunciare il Vangelo e il Regno dei Cieli a tutti, anche i più derelitti, guariva i lebbrosi, i diversamente abili , scacciava i demoni e resuscitava i morti: Lazzaro, la figlia di Giairo, il giovane figlio unico della vedova.
Lo faceva per compassione, per amore, per misericordia: Il solo Pastore, l’unico Maestro, la vera Guida, il prediletto in cui Dio si è compiaciuto, l’amato, è morto per noi sul legno della croce ed è risorto per l’umanità intera! .
Ha continuato a preparare un posto per la popolazione umana in Paradiso durante le pestilenze , le carestie, la siccità, la fame, l’olocausto, le bombe atomiche, il nucleare, l’ebola, l’aviaria, la sars, ed ora il coronavirus.
Ma noi cristiani fedeli e devoti non aneliamo ad andare in Paradiso per contemplare il volto di Dio e vedere la Madonna solo ed esclusivamente per la bontà e la misericordia di Dio e non per i nostri meriti’?
Poiché Dio, Padre Nostro, Abbà Padre, non punisce ma corregge, ci ama, ci perdona e ha misericordia di noi, anche il coronavirus Gli obbedisce!.
Coloro i quali in questa situazione continuano a sentirsi autentici cristiani, a pregare nel segreto delle proprie stanze, a digiunare lavandosi il capo e profumandosi, a fare sacrifici e rinunce, a dare l’elemosina senza che la mano destra sappia della mano sinistra, scaglino la prima pietra!