Messina, amarcord La squadra di calcio

DOMENICA 29 SETTEMBRE 1985
da “Il Veterano Sportivo” Agosto – Settembre 1985

Messina, amarcord La squadra di calcio

Di Ugo Pizzi

La carica di entusiasmo con cui la tifoseria segue le casacche peloritane nel loro vibrante torneo è qui occasione di rimembranza: un tuffo nel passato a mo’ di revival. E poiché tutto serve, un modo di gridare: Forza Messina! ci pare quello di affidare aneliti e legittime aspirazioni alla rievocazione del meglio. Corsi e ricorsi storici, identità ed affinità entusiastiche di ieri e di oggi che si sposano a celebrare la vitalità perenne di certi valori ideali, estetici e perciò culturali.
Il calcio «che conta» nasce a Messina all’inizio degli anni ’30 e, dicono gli addetti ai lavori del tempo, il calore della passione sportiva sali a mille: il Palermo era in Serie A, il Messina in B e tante altre compagini siciliane ( tra cui il Catania) in prima divisione (la Serie C di allora) a recitare un ruolo di primo piano nel calcio nazionale
Staccione, Milione e Bruno, Rando Borgo 1° e Fidomanzo, Re, Cevenini III, Corallo, Borgo II° e Ferretti con Latella e Soliano portarono i colori di Cariddi nel­la cadetteria e, agli ordini e nel tempo di Giorgio Orth, Pietro Piselli, Engelbert Koenig, Angelo Mattea, Riccardo Klug e Cesare Migliorini vissero, con alterna fortuna, la loro avventura continentale fino al 1937/38. La rincorsa delle fortune palermitane, da Messina sognata fin da quegli anni, riprenderà poi nel 1950/51 per concretizzarsi all’inizio degli anni ’60 e, finalmente, in Serie A.
Pare storia di oggi.
In quelle annate di sogni, di speranze e di passione, saldamente abbarbicati al centro della classifica, le bianche casacche dello Stretto attraversarono la Penisola in lungo ed in largo.
Ricordiamo alcuni di quegli uomini che fecero tutto questo e l’omaggio per essi suoni a stimolo per gli atleti di oggi.
Della formazione che produsse la promozione in Serie B l’uomo più famoso fu certamente il plurinazionale «Zizì» Ce­venini III°, il dribblatore immarcescibile. Ormai in fase declinante si espresse a Messina tanto come giocatore che come tecnico (ammesso che di insegnamento tecnico si potesse parlare in quell’epoca!). Non seguì la squadra in Serie B ma degli atleti che l’affiancarono furono presenti, ai nastri del primo campionato cadetto della storia messinese: il portiere Eugenio Staccione, Mario Bruno, Giovanni Co­rallo, Pasquale Latella, il savonese Gior­gio Borgo e Salvatore Fidomanzo. Più a lungo durarono Remolo Re, ala modenese del 1904, e Renato Ferretti di Alessandria ala sinistra del 1908 (99 presenze e 44 reti in Serie B).
In quel primo anno la squadra venne rinforzata con Mario Conte, Antonino Villotti e Armando Calzolari, tre ferraresi di scuola spallina, due terzini ed una mezz’ala. E ad essi si affiancarono il catanese Salvatore Di Gennaro (56 presenze) e Vincenzo Lumia, nato a Tunisi nel 1908, interno sinistro e che sarà anche capitano della squadra (101 presenze e 23 reti).
Negli anni che seguirono tanti uomini illustri, con maggiore o minor fortuna, vestirono la maglia del Messina. Di essi ricordiamo:<
– Buonocore Carmelo: di Capua, classe 1912. Terzino dal gran nome, affila a Messina le armi per una luminosa carriera con i nerazzurri dell’Inter con cui sarà campione d’Italia.
– Marietti Antonio, portiere istriano del Napoli. Resterà per due stagioni e, ormai trentenne, andrà alla Bagnolese ed alla Mater di Roma.
– Sclavi Enzo: di Stradella, portiere del 1903. Reduce da una grossa,carriera con la Lazio, nazionale azzurro. È alla conclusione di una carriera in modo sfortunato e drammatico. Giocherà solo 5 partite.
– Castaldi Settimo, alessandrino del 1914, ala sinistra. Arriva dopo lunga milizia in Serie A via Pro Vercelli. Tornerà in Piemonte (nel Casale) dopo aver giocato 24 partite e segnato 3 reti.
E si farebbe loro torto non citando i vari Giuseppe Gerbi (che sarà poi del Napoli in Serie A) e Mario Gardini che arriva a chiudere una lunga camera in Serie A (40 presenze e 10 reti). Quindi: Pio Angelo Brindisi, Riccardo Di Santo, Giuseppe Calò, Antonio Peternel, Gior­gio Picciga, Silvio Brioschi, Aventino Zamboni, Giacomo Gianora, Pietro Miglio, Adolfo Dusi, Mameli Viani, Cesare Del Torto, Alberto Guasconi, Giuseppe Scategni e il messinese (finalmente!) Francesco Grasso.
Ragazzi di oggi, ricordate questi nomi!