L’Unione e le sue origini

L’Unione e le sue origini

di GS Martino Di Simo

Ho pensato di fare cosa gradita ai nostri soci, pubblicare una breve storia, impresa quasi impossibile, pura utopia della nostra associazione a livello nazionale. Ovviamente riguarderà gli episodi che hanno segnato le vicende della nostra Unione, senza alcuna pretesa di ricostruire il passato.

EDOARDO MANGIAROTTI

Ciò è stato fatto fin dal momento della pubblicazione, a cura dell’UNVS, del numero unico redatto da Vincenzo conte Gran Ufficiale di Cugno di Molviano, per il 30° anniversario di Fondazione dell’UNVS (1954/1984). La pubblicazione dell’Annuario, nel quale è possibile trovare molta storia che ci riguarda, si deve a questo uomo dotto e sportivo, legato da vera passione all’associazione dei veterani sportivi.

Altra interessante opera è l’Almanacco curato dal Delegato del Lazio Ugo Pizzi. Ritengo sia opportuno fermarsi un attimo a riflettere per capire quanto hanno fatto i nostri predecessori e quante difficoltà hanno incontrato, nel portare avanti i propri ideali sportivi. Con le loro battaglie, anche intestine, in parte giuste o personali, combattute per far emergere lo sport, con quel carattere combattivo e indomito, che solo la formazione sportiva riesce a dare all’uomo.

Per vivere meglio il futuro bisogna conoscere il nostro passato, una teoria alla quale ho sempre creduto. Questa mia modesta ricerca ho potuto compierla, grazie alle vecchie pubblicazioni di cui sono in possesso.

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Il seme, l’idea i primi vagiti della nostra Associazione partono da molto lontano. Era l’inizio del precedente secolo. Tra non molto, i più fortunati potranno festeggiare i cento anni della nascita della nostra gloriosa Unione, mancano “solamente” 11 anni!

Tutto ha inizio nel lontano 1923. È il 9 Settembre, una domenica come tutte le altre e Giovanni Righini (1898-1954) modesto ed umile podista, giornalista, nato a Bologna, ha l’idea di riunire in un’associazione tutti gli sportivi non più in grado di praticare l’attività agonistica. Quattro amici (come in una canzone dell’indimenticabile Gino Paoli): Pericle Pagliani, Giovanni Righini, Umberto Blasi (podisti) e Giulio Matiddi (ciclista) di ritorno da Orte dove erano andati per accordarsi circa una gara podistica su 10 km. che avrebbe dovuto svolgersi nel 1924.

La loro preoccupazione era proprio quella del “dopo” e in altre parole, non farsi prendere dalla malinconia dei ricordi e delle reminiscenze. Dall’Emilia, dove l’unione delle forze è ben radicato, Righini da buon emiliano, ebbe l’ispirazione di costituire un’Associazione tra sportivi non più in attività agonistica, in tal modo mantenevano vivi l’amore e la passione per lo sport attraverso una continuazione ideale di passaggi del «testimone» dall’anziano al giovane.

L’idea incontrò tanti estimatori e, in breve tempo, si ebbero oltre 1500 adesioni fra le quali quelle di nomi fra i prestigiosi di allora: Chiari, Lazzaretti, Bresciani, Borsi, Bianchedi, Silla del Sole, Erminio Spalla, Pavesi, Belloni, Girardengo, Ugo Frigerio, Piferi, Armando Valente, Pierini, Ettore Blasi, Antenori Negri, Benedetti, Ulderigo Piferi, ed altri.

Aderì inoltre entusiasticamente la famiglia dell’eroe Enrico Toti, poi Fornari, Balestrieri, De Censi e tantissimi altri.

I vulcanici dirigenti desideravano rendere l’Associazione indipendente da qualsiasi interferenza politica, gettando le basi per la costituzione di Scuole Tecniche per l’addestramento sportivo. Avevano pensato anche all’istituzione di un fondo di previdenza per veterani bisognosi e la fondazione di una casa di riposo per veterani indigenti. L’attuale organizzazione dei campionati nazionali per veterani e le manifestazioni sportive, a scopo benefico, sono figli di questi fondatori.

Appena le autorità politiche e sportive si interessarono ai vari progetti dei Veterani, iniziarono ad arrivare i primi grossi guai e le più insormontabili difficoltà, collegate alla situazione politica e sociale di quel tempo, compreso il periodo della seconda guerra mondiale.

Ritengo che sia giusto e doveroso riportare il testo originale per capire la ferrea volontà delle persone che nell’immediato dopo-guerra, hanno ridato forma e forza alla nostra Unione. Nel leggere l’attività sportiva dei soci fondatori intravediamo la genuinità dello sport, fatta di passione e di sacrifici. La pratica di uno sport poteva dargli un nome ma non la possibilità di un’esistenza senza un lavoro, come accade ora con il contributo finanziario gli sponsors.

La ricostituzione dell’associazione (chiodo fisso del Righini) ricevette una spinta decisiva nel 1946-1948, quando il «nostro» si dette anima e corpo alla realizzazione concreta della sua idea del 1923 ed il giorno 17 Dicembre 1948 nasceva così con perfetto crisma legale 1‘«Associazione Nazionale Veterani Sportivi», notaio Avv. Pietro Pomar in Via Palestro, 83 in Roma – repertorio 23780 – Raccolta n. 6315 – registrato il 20-12-1948 al n. 9715 – composto da Righini Giovanni (podista, giornalista) Piferi Ulderigo (ciclista, impiegato postale) – Bianchi Antonio (ginnasta, impiegato postale) – Bertagni Ottorino (podista, artigiano) – Bove Felice (tiro a segno, artigiano) – Gentilini Augusto (industriale) – Mariani Ercole (infermiere) – Perfetti Mario (agente postale) – Orefice Egidio (agente postale) – D’Ario Otello (calciatore, agente postale). Il Comitato fondatore venne completato, sempre tramite notaio, con: Del Sole Silla (marciatore) – Fornari Enrico (marciatore) – Giammei Giovanni (dirigente calcio) – Conforti Amleto (pugile) – Fanone Edoardo (podista) – Morvidi Luigi (podista) – Guidi Spartaco (motociclista) – e Di Salvo Mario (marciatore).

La sede era in Via Ippocrate 146. Non fu eletto un Presidente ma un Segretario Generale nella persona di Giovanni Righini; vice Segretario: Ulderico Piferi; Segretario Amministrativo: Ottorino Bertagni e membro dell’esecutivo Mario Di Salvo.

Fu stabilito di assegnare la tessera n. 1 a Fernando Altimani di Milano. Venne formato un Esecutivo Nazionale composto da Luigi Masci, Amleto Conforti e Righini Giovanni. Il grande cam­pione Giovanni Raicevich fu nominato Commissario Tecnico Nazionale per la Lotta. Sorsero intanto le prime Sezioni: a Mi­lano,a Venezia, ad Asti, a Napoli, a Roma e a Bergamo. Uscì un «Numero unico» intitolato «La Voce dello Sport» e fu costituito un «Gruppo delle Maglie Tricolori».

A quei giorni le varie incomprensioni, rivalità, divergenze (sfumature politiche), portarono i primi segni d’insofferenza da parte d’alcuni soci che non approvavano l’operato di Righini ed affiorarono ben presto i dissensi. Un forte gruppo di soci si allontanò ed il 24 Aprile 1950 fondarono l’”Unione Italiana Veterani dello Sport” con a capo Vittorio Spositi, Silla Del Sole, Giulio Sarrocchi, Ludovico Pierini, Raffaele Manente e Mario Di Salvo. La sede provvisoria fu stabilita in Via Fran­gipane presso la S.S. «Audace» di Roma. Vi aderirono 88 dis­sidenti, alcuni di gran prestigio, tutta una schiera d’eccellenti uomini che col loro passato e con l’opera svolta scrissero a loro tempo delle indelebili pagine di storia per lo sport italiano.

L’A.N.V.S., (Associazione Nazionale Veterani Sportivi) forte della sua costituzione a mezzo d’atto notarile, non volle riconoscere la validità della nuova Associazione e trasferì la sede in Via Merulana 46. Nel 1950 viene effettuato il primo tesseramento ufficiale con l’adesione di numerose fulgide glorie dello sport italiano. Nacquero subito i primi grossi dissapori e furono espulsi dalla A.N.V.S. Bianchedi, Bichi, Madrulli e Braghini i quali si erano macchiati della colpa di aver firmato un comunicato per la nascita dell’U.N.V.S.

Nel 1951 Ulderico Piferi venne nominato Commissario Straordinario, (è il 20 Gennaio) mentre il 25 Febbraio Dario Beni viene eletto Presidente. Il Righini, in una sua lettera al celebre tenore Beniamino Gigli (che non si rendeva conto di tanto disaccordo e che cercava di riportare la pace), teneva a precisare che ormai era diventato di moda scindere le organizzazioni ma che tuttavia, sperava di poter riuscire nella fusione”. Ogni sforzo per percorrere la via della riconciliazione fu vano, con ripicche continue e sempre più aspre. La F.I.D.A.L., nel 1952, gettò benzina sul fuoco negando all’associazione di Righini (A.N.V.S.), l’organizzazione di una gara che aveva visto la luce fin dal 1948, assegnando la Coppa Gelsomini ad altra Associazione. Conseguentemente, Righini organizzò la «1a Coppa Pericle Pagliani». L’infaticabile Ulderico Piferi, coadiuvato da Beni, Ciotti, Polidori e Di Veroli, danno vita ad un Comitato Permanente pro-assistenza veterani bisognosi. Il loro sostentamento economico, lo ottengono organizzando varie manifestazioni con l’intervento soprattutto di Beniamino Gigli e d’altre personalità del mondo della cultura e dell’arte.

Passano un paio d’anni di lotta tra le due associazioni con forti discussioni e diatribe inconcludenti finché, alla morte di Righini avvenuta nel 1954, il 29 Aprile avvenne l’agognata fusione… e dopo un mese di perplessità sul nome da dare alla costituenda Associazione la scelta definitivamente cadde su «Unione Nazionale Veterani Sportivi». La sede fu sistemata in due stanzette in Via Frangipane, 39.

Il Consiglio Direttivo Nazionale risultò così composto: Presidenza: Dario Beni e Giulio Sarrocchi – Segreteria: Mario Di Salvo e Ulderico Piferi – Consiglieri: Alfredo Tacobino, Romolo Lazzaretti, Luigi Merighi, Antonino Poce, Luigi Masci, Giovanni Ciotti, Alberto Cruciani – Cassiere: Eugenio Franconi – Direttore Sportivo: Remo Ciai. Fu anche approvata la bozza del nuovo Statuto e usato per la prima volta il motto «Lampada Tradens». Ancora qualche piccolo screzio per le nomine e le cariche sociali, inoltre venne fuori una certa «Società Incremento Sport» che si disse fondata il 20-9-1954, in contrasto con le altre due. Qualche polemica e di nuovo divergenze fra i due co-presidenti Beni e Sarrocchi, poi tutto tornò, con il buon senso, alla normalità.

Uscì un numero straordinario della pubblicazione portante, il motto «Lampada Tradens» e fu scelto il vessillo sociale avente, i colori verde e bianco in tre strisce verticali col bianco nel mezzo. Il nuovo statuto venne redatto in 18 articoli”.

Il 13 Giugno 1954, a seguito di delibera della prima Assemblea Nazionale Straordinaria, alla presenza del Notaio Avv. Comm. Francesco Antonelli di Roma si costituisce l’Ente Casa di Riposo dei Veterani dello Sport che si auspica sia riconosciuto in Ente morale. “Furono nominati amministratori: Beniamino Gigli (il noto tenore), Mario De Bernardi, Angelo De Paolis, Bartolo Paschetta, Luigi di Gennaro, Sparta Notari, Alberto Cruciani, Adriano Belli e Pietro Tamisari.

Sindaci i Signori: Manfredo Tugnoli, Raffaele Manente, Giovanni Fioravanti. Al Prof. Bartolo Paschetta e all’Avv. Adriano Belli vennero conferiti i più ampi poteri per svolgere tutte le pratiche necessarie al conseguimento del riconoscimento in Ente Morale della Casa di Riposo”.

L’anno successivo (1955) la sede trova una nuova sistemazione in Via Merulana 246. Fra alti e bassi continua la co-presidenza di Beni (presto lascerà l’incarico) e Sarrocchi, mentre Pietro Tamisari divenne Segretario Generale dell’Unione. Il giornale «Il Veterano Sportivo» diretto da Mario Di Salvo tornò ed essere mensile. Fu indetta la prima Assemblea Nazionale e i partecipanti si ritrovarono a Napoli e Ischia accolti da grandiosi festeggiamenti. Era il 25 e 26 Giugno 1955.

Bisogna ricordarla per la particolare impronta data alla base ed al prosieguo della vita unionistica. La presidenza dell’Assem­blea fu affidata a Giulio Sarrocchi. La Sezione di Napoli che ebbe questo compito fece gli onori di casa in modo perfetto sotto ogni punto di vista per merito del suo Presidente Avv. Edoardo Pepe coadiuvato da Carmine De Luca e Ottorino Bertagni (artefici di primo piano) ma pure con la preziosa collabo­razione di Nello Musella, Matteo Giovannetti, Paolo Innocenti, Domenico Grimaldi, Nicola De Luca, Amedeo d’Albore, Giulio Gaito, Umberto Lauro Grotto e Michele Conforti. Numerosissima la rappresentanza romana che, con quella di Napoli dette vera vita all’Assemblea. Con l’entusiasta e sempre generoso Gigi Masci e il Presidente Luigi Di Gennaro erano presenti oltre 40 soci. Per le altre Sezioni intervennero: Armando Valente e Giuseppe Casarino da Genova; Lauro Bordin da Milano; Francesco Fontanarosa da Reggio Calabria; Aldo Urbani da Civitavecchia. Assenti per ragioni varie ma dichiaratisi telegraficamente pre­senti: Fernando Altimani, Costante Girardengo, Dario Beni e Giovanni Raicevich. Telegrammi di adesione pervennero da: Agesilao Greco, Beniamino Gigli, Giuseppe Pancera, Gino Bartali, Antenore Negri, Bartolo Paschetta ed altri. Il giorno 25 Giu­gno una staffetta ciclistica composta da Vinicio Chiappini e Raf­faele Manente consegnò al Sindaco di Napoli un messaggio ed una «Lupa Capitolina» in bronzo del Sindaco di Roma Re­becchini. La relazione programmatica presentata da Ulderico Piferi ven­ne approvata all’unanimità. Tamisari, a nome di tutti gli Ispet­tori Regionali ringraziò per le accoglienze ricevute. Il giorno successivo ad Ischia, nelle lussuose sale dell’albergo «Nuova Aurora» venne benedetto il nuovo vessillo sociale del quale fu madrina la veterana sportiva N.D. Sparta Gelsomini, madre dell’eroe Manlio, Medaglia d’Oro (caduto alle fosse Ardeatine) e la signorina De Luca di Napoli. Per questa seconda giornata fu nominato presidente dell’Assemblea l’olimpionico Carmine De Luca, segretario Tamisari e relatore Antonino Foce il quale mise in evidenza le gesta delle «vecchie glorie» per la conquista dei titoli più ambiti attraverso la nobiltà del sacrificio del « tutto dare senza nulla chiedere » affrontato sempre da ogni veterano sportivo.

Luigi Masci portò il saluto e l’augurio di tutti i campioni as­senti, mentre Armando Valente prospettò la necessità di proce­dere all’elezione di un Consiglio Nazionale che fino allora aveva funzionato solo in via provvisoria. Poce, a sua volta, fece presente che il Comitato avrebbe ces­sato di esistere non appena l’Unione avesse ottenuto il ricono­scimento ufficiale dal C.O.N.I.

Vi furono altri numerosi interventi fra i quali quello di Di Salvo per il giornale (problema, purtroppo, di sempre!) «Il Ve­terano Sportivo».

Nel 1956 nasce, a Spoleto, una sezione molto attiva per le sue iniziative e per il numero dei soci e il 27 Maggio, la Sezione di Milano, prese a risorgere, affrontando energicamente la difficile situazione facendo rifiorire in pieno quanto iniziato da Altimani, che a causa di grosse incomprensioni locali aveva ridotto notevolmente la propria attività.

Nel Novembre è inaugurata la Sezione di Catania. Durante questa cerimonia, il Presidente Onorario, Agesilao Greco, pronunciò queste parole che sono, anche oggi, un monito per tutti noi:

«Voi avete voluto riconoscermi la virtù della costanza durata per tre generazioni, la più austera, credete, ma anche la più bella, virtù della disciplina morale e fisica, nello slancio inesausto di avanzare ogni giorno, di progredire e superare ad ogni ora me stesso. Ed è, cari amici, il mio segreto, il grande segreto di ogni successo: superare se stesso per superare gli altri. È in questa legge il fondamento della vita umana e universale».

Entriamo nel 1957 e l’Unione non ha ancora trovato una sua stabilità dirigenziale: il giornale cambia Direttore, a Durantini subentra Mario Di Salvo. Il compianto Peppino Meazza entra a far parte dell’Unione. Siamo al 29 Maggio quando il Consiglio Nazionale rassegna le dimissioni ed è nominata una Commissione Provvisoria per l’ordinaria amministrazione. Nel frattempo si stabilisce di effettuare una riunione con tutti gli Ispettori onde prendere accordi per la nomina del nuovo Presidente e del Consiglio Direttivo.

In quest’anno non ci sono solo brutte notizie: la sezione di Genova esce dalla crisi riprendendo quota di iscritti. Purtroppo è anche l’anno di grosse perdite fra i più bei nomi di Veterani e di fulgidi campioni: Luigi Ganna, Giovanni Raicevich, Beniamino Gigli, Alfredo Bambi, Enrico Durantini.

La Commissione Provvisoria indice a Roma, per il 23 Febbraio 1958, una riunione con gli Ispettori Regionali. Sono discussi e fissati i punti per i quali viene nominata una Commissione che si mette alacremente al lavoro. Nei giorni 12 e 13 Luglio a Roma, nell’austera sede dei Cavalieri del S. Sepolcro, si svolge la seconda Assemblea nel corso della quale viene approvato il nuovo Statuto ed eletto il Consiglio Nazionale che risulta così composto: “Presidente Giulio Sarrocchi. Consiglieri: Piccirilli, Poce, Di Salvo e Tamisari di Roma; De Luca (Napoli); Albanese (Bari); Busetti (Spoleto); Pescetto (Genova); Adorno (Venezia); Corti (Milano). Probiviri: Antonelli (Milano); Manente (Roma). La sede rimane a Roma”.

L’anno successivo ci sono concrete speranze per la realizzazione della «Casa del Veterano», sogno ricorrente del compianto Beniamino Gigli e di Silla Del Sole. A Spoleto è redatto il relativo progetto, fu concessa anche l’area in una verde e ridente località alle pendici del Colle Attivoli, ma purtroppo tutto rimase, nelle intenzioni di burocrati insensibili e incapaci. Il 21 Novembre sono soci dell’Unione due assi della TV: Silvio Gigli e Mario Riva.

A Milano 1’8 Febbraio 1959 è convocata la Presidenza Nazionale per vari problemi fra i quali i rapporti col C.O.N.I. e con gli «Azzurri d’Italia ». In questo anno il Presidente Onorario Agesilao Greco compie 93 anni, esempio sempre più raro di serietà e rettitudine, mentre Oppilio Carducci della Sezione di Spoleto, compie 101 anni rinnovando per la 85a volta la tessera di cacciatore; egli viene eletto «nonno » dell’Unione. Nei giorni 26 e 27 Settembre si riunisce la Presidenza Nazionale a Spoleto ma non è presa alcuna decisione rilevante.

La Sezione di Roma rilascia la propria tessera di socio, all’Ing. Alberto Della Beffa, olimpionico della neve, azzurro del bob a «due» e a «quattro», nonché corridore automobilista, pilota per cinque edizioni della «Mille Miglia» il quale ricoprirà, successivamente, cariche dirigenziali in seno ai Veterani. Mentre nasce la Sezione di Foligno, la Sezione di Sanremo, la Sezione anche a Salerno, riprende l’attività, la Sezione di Venezia. Per merito dei Soci, Conte Giuseppe e Cina Fenaroli, a Milano, è creato un grande complesso sportivo degno di Milano e dell’Italia: il Centro accademico Sportivo «Rino Fenaroli», a quell’epoca, il più funzionale. Il grande movimento che si è creato intorno ai Veterani fa sì che la Sezione di Pisa, tenacemente voluta dal compianto Ing. Giovanni Giagnoni, si avvia a divenire una delle migliori Sezioni d’Italia. Siamo alla vigilia delle Olimpiadi di Roma e le riunioni preparatorie si intensificano in tutte le Sezioni. I Veterani Sportivi desiderano presentarsi al meglio, in occasione di un evento di tale importanza.

Siamo nel 1960, anno in cui sono disputate dal 25 Agosto al 15 Settembre le Olimpiadi a Roma, un evento sicuramente importante. Infatti, sono trascorsi appena 15 anni dalla fine di una guerra mondiale che ha ridotto l’Italia in un cumulo di macerie. La Dirigenza sembra voglia approfittare di questa vetrina internazionale e nel mese d’Aprile 1960 si tengono ben tre sedute: il 13, il 20 e il 27. Sono trattate solo pratiche di ordinaria amministrazione e ciò genera un certo disappunto nelle Sezioni. Le riunioni si susseguono per tutto l’anno, l’unica cosa importante da segnalare, è la convocazione della III Assemblea Nazionale per il 26 e 27 Novembre 1960 che si terrà a Roma. Tra le varie voci sarà presentata la relazione dell’Avv. Adorno di Venezia sullo Statuto Sociale. Tutto è rimandato, senza apparenti motivi alla susseguente riunione di Genova, provvedendo solo all’elezione del Presidente nella persona dell’Ing. Della Beffa.

Forse l’anno delle Olimpiadi a Roma è stato al di sotto delle aspettative dei soci. Il 1961 è stato un anno importante per la nostra Associazione. Il Sindaco di Roma, On. Urbano Cioccetti, con un provvedimento straordinario, concede i locali in Via dell’Arancio, 73 nel lato sud del Palazzetto Borghese, uno degli edifici più classici del Centro Storico Romano. Il 16 Aprile è inaugurata la nuova sede alla presenza del Presidente del C.O.N.I. Avv. Onesti, madrina la Signora Livia Andreotti, consorte dell’On. Giulio Andreotti. Mons. Baro benedice i nuovi locali ed il neonato vessillo sociale. Dopo l’elaborato di Adorno è definito il nuovo Statuto: viene abolita la carica di Ispettore Nazionale, è trattata la sempre complessa questione del giornale, si stabilisce che la definitiva approvazione dello Statuto avverrà al prossimo Congresso di Pisa. Durante l’Assemblea, avvenuta a Pisa, il 25 Giugno 1961, è approvato in maniera definitiva lo Statuto. Il C.O.N.I. non ha mai voluto riconoscerlo ufficialmente.

Nel 1962 l’Unione, sotto la direzione di Della Beffa, comincia a disporre di una particolare organizzazione, con una segreteria stabile dotata di una speciale attrezzatura e con personale addetto. Sono iniziati i contatti per creare 13 nuove Sezioni e cioè: Torino, Rapallo, Reggio Emilia, Pescara, Padova, Trieste, Palermo, Viareggio, Pistoia, Grosseto, Livorno, Lucca e Benevento. Il giornale cambia di nuovo: la forma della testata, la direzione passa da Di Salvo a Della Beffa. Il 10 e 11 Marzo viene tenuto un Consiglio di Presidenza dove è constatato con vivo piacere che il Presidente del C.O.N.I., Avv. Onesti, ha aderito alla nostra Associazione. Sono nominati i tre Vice presidenti: Pace per il Centro Italia, Ugo Frigerio per il Nord e per il Sud rimane De Luca. Dopo molte diatribe tutto viene chiarito ed appianato cosi può nascere, a Firenze, la Sezione «Oreste Gelli». L’8 Luglio 1962, a Roma, si tiene la Seconda Assemblea Straordinaria sotto la presidenza di Della Beffa, con la partecipazione dell’Avv. Santini di Roma Presidente dell’Assemblea. Si profila una seduta alquanto vivace e combattuta, ma presto il buon senso prevale e tutto si risolve al meglio tanto da essere definita l’Assemblea della ripresa e di un nuovo ciclo. Si discutono alcune modifiche allo Statuto, per richiesta del C.O.N.I.

In quest’anno nasce le Sezione «Guido Calvi» di Bergamo, quella di Torino e la Sezione di Livorno. Il 28 Ottobre 1962 si tiene un’Assemblea elettiva a Coverciano: «Gli uomini passano, le istituzioni restano». Il Presidente Della Beffa comunica ai convenuti le difficoltà che ancora incontra per il riconoscimento dell’Unione quale ente giuridico. Viene eletto il nuovo Consiglio coi seguenti risultati: Presidente Della Beffa; Consiglieri: Adorno, Busetti, Corti, Fenaroli, Flabiano, Franconi, Frigerio, Lenzi, Patrizi, Pitto, Poce, Santini, Tamisari e Valente. I voti spettanti sono 102. Il discorso inaugurale è tenuto dal grande invalido di guerra, Medaglia d’Oro al Valor Militare, On. Carlo Del Croix.

L’anno 1963 trascorre in una certa irrequietezza. I primi dissapori, abbastanza consistenti, emergono durante l’Assemblea di Milano del 7-8 Dicembre. Si deve ricorrere alla votazione ed approvazione di un ordine del giorno per ottenere una certa distensione, accettando l’opera della Presidenza, nel contempo si debbono apportare alcuni cambiamenti dirigenziali. Il nuovo Consiglio Direttivo risulta così composto: Presidente Della Beffa; Consiglieri: Adorno, Rivolta, Jodice, Frigerio, Tamisari, Santini, Fenaroli, Lenzi, Busetti, Franconi, Filippi, Valente, Pitto e Melani. Collegio sindacale: Amilcare Spinelli; Collegio Probiviri: Paschetta. Segretario Generale è eletto l’Avv. Giuseppe Santini con l’incarico anche di redattore capo del giornale. Incarico che lascia nel 1966 a seguito del trasferimento della sede dell’Unione e della redazione del giornale a Milano. La stessa Assemblea ufficializzò, mediante ratifica, l’ingresso dell’Associazione Ciclisti Veterani Lombardi nell’U.N.V.S. Nel mese di Aprile, a seguito delle elezioni politiche, viene confermato Senatore il socio Lando Ferretti (eclettica figura di scrittore e di sportivo) ed eletti Franco Evangelisti per la Ca­mera e Angelo Tomassini per il Senato, entrambi soci della « Silla Del Sole ». Si inaugura la Sezione di Terni con Falcinelli, Macchietti, Cari ed altri 65 soci.

L’Assemblea di Spoleto del Maggio 1966 segna una svolta decisiva per la storia dell’Unione. La Presidenza è ancora affidata a Della Beffa ma la sede viene trasferita a Milano. Questo spostamento avviene sul finire del 1966, e comporta un lungo periodo di travaglio e di assestamento per la sistemazione del nuovo ambiente. A prima vista può apparire un fattore negativo ma ci sono anche delle risvolte positive, creando così un nuovo «risveglio» a tutti i livelli, dirigenziali e non. Tra il 1963 e il 1966 nascono le nuove Sezioni di: Arezzo, Mestre, Montevarchi, Prato, Foggia, Viareggio, Omegna, Rapallo, Novara, Savona, Pontremoli, Novi Ligure, Imola. La Presidenza dell’Ing. Della Beffa dura sino al 23 Ottobre 1966. Gli subentra, il Campione Olimpionico Ugo Frigerio fino al 7 luglio 1968, data della sua prematura scomparsa, lascia un vuoto in tutta l’Italia sportiva. Sotto la sua Presidenza, l’Unione si rafforza inaugurando nuove e importanti Sezioni. Il 20 Ottobre 1966 vede la luce la Sezione di Parma; il 14 Novembre 1966 quella di Torino. Sotto la direzione dell’Ing. Alberto Della Beffa, entra far parte dei Veterani, un giovane Edoardo Mangiarotti, assieme a tantissimi altri Campioni Olimpici o Mondiali.

Nel 1967 hanno origine le Sezioni di: Asti, Vicenza e Cagliari. La terza Assemblea Straordinaria si tiene a Venezia, nei giorni 11-12 Novembre 1967. Vengono deliberate importanti modifiche allo statuto.

Dal 7 Luglio 1968, giorno della scomparsa di Frigerio fino al 29 settembre, ultimo giorno dell’Assemblea di Lucca, è chiamato alla Reggenza di Segretario Generale il Cav. Rivolta Ettore.

Dal 29 Settembre 1968 al 14 Agosto 1969, data della sua dipartita a seguito di tragico incidente aereo, riprende le redini Della Beffa. Il 27-28-29 Settembre 1968 si tiene, come scritto, a Lucca l’VIII Assemblea Nazionale Ordinaria. In questo anno entrano a far parte dell’Unione le nuove Sezioni di Aquileia (Udine), Porretta Terme, Carpi, Castelfiorentino e Casale Monferrato. Continua l’incremento del numero delle Sezioni con la nascita delle Sezioni di: Alzano Lombardo, Piazza Brembana, Tirano (Sondrio), Rovigo, Sinigallia, Assisi, Narni, l’Aquila.

Dal 14 Agosto al 3 Ottobre 1969 è costituito un Comitato di reggenza composto da Cruciani, Placella, Rivolta e Valente. Nel registro delle Sezioni vengono registrate quelle di San Giovanni Valdarno, Rieti, Palmanova. Il 3 Ottobre dello stesso anno l’Assemblea di Perugia elegge Presidente il Gr. Uff. Edoardo Mangiarotti, Campione Olimpionico. E’ grazie a Mangiarotti e ai suoi validi collaboratori di cui si è circondato, a tutti livelli, siano essi centrali, regionali e sezionali, che l’Unione ha ricevuto una spinta di rinnovamento, radicandosi sempre più, nel territorio Italiano.

Il proselitismo delle Sezioni cresce ancora 1970, sono aperte altre sei Sezioni: Faenza, Roccaraso, Alessandria, Macerata, Cuneo, Vado Ligure. Salsomaggiore, il 9-10-11 Ottobre 1970 accoglie la X Assemblea Nazionale.

E’ con il 1971 che si nota una crescita continua e le affiliazioni di nuove sezioni. Queste sono ben 10 portando l’U.N.V.S. ad averne 58, contro le 48 del 1970. Entrano Belluno, Chivasso, Palermo, Caltanissetta, Varazze, Ferrara, Udine, Pavia, Padova e Gorizia. S. Pellegrino Terme (BG) è sede dal 31 Maggio al 1° Giugno 1971 della XI Assemblea Nazionale.

Nel 1972 il numero delle Sezioni passa a 81. Si costituiscono le Sezioni di Brescia, Lucca (ricostituita perché era stata fondata nel 1962), Piombino, La Spezia, Reggio Calabria, Agrigento, Como, Chiavari, Tarquinia, Catania, Pescara, Ravenna, Orvieto e Cosenza. La nuova Sezione di Como organizza nei giorni 11-12-13 Maggio 1972 la quarta Assemblea Nazionale Straordinaria.

La storica XII Assemblea Nazionale Ordinaria di Palermo del 1-2 Giugno 1973 offre una svolta decisiva all’Unione con la riconferma, a Presidente, di Edoardo Mangiarotti e con la composizione di un Consiglio Nazionale formato da uomini con provate e notevoli capacità ed esperienze dirigenziali come il Conte di Cugno Gr. Uff. Vincenzo (Vice Presidente Vicario per il Nord); il Prof. Cruciani Achille (Vice Presidente per il Centro) e il Dott. Placella Rodolfo (Vice Presidente per il Sud); Segretario Generale l’indimenticabile Dott. Uglietti Angelo. A lui è affidata la conduzione, per tanti anni, come Direttore Responsabile de «Il Veterano Sportivo»; Segretario Amministrativo e Tesoriere: il Rag. Alessi Antonio; Presidente del Collegio dei Sindaci il Dott. Spinelli Amilcare e Presidente del Collegio dei Probiviri il Dott. Vigorita Alfonso. Il nuovo Consiglio Nazionale vuole allestire un programma che gli permetta d’affrontare le mutate necessità che si erano venute a creare, con l’aumento costante delle Sezioni e dei Soci. Il vecchio statuto compie i 20 anni e non risponde più alle nuove esigenze. Al momento della sua stesura le sezioni erano poche, ora sono molte di più e situate in quasi tutto il territorio Italiano. Immediatamente è nominata una commissione di Studio, composta dal Vice Presidente di Cugno e dai Consiglieri Avv. Oliveri e Avv. Santini, col preciso compito di aggiornare lo Statuto ed il Regolamento Organico, alle nuove esigenze associative. Quindi istituite e consegnate le tessere di riconoscimento per i Dirigenti Nazionali, le medaglie e le targhe ufficiali dell’U.N.V.S., i premi di Benemerenza per le Sezioni e per gli Ispettori Regionali meritevoli di tale riconoscimento. L’infaticabile Vice Presidente di Cugno riceve l’incaricato di approntare i regolamenti che ne disciplinano le norme d’assegnazione. Mangiarotti intuisce che, giunto il momento di fare delle migliorie più funzionali nella Segreteria Generale, appronta nuovi stampati e un’impostazione migliore dell’archivio associativo. Nel 1973 si costituiscono le Sezioni di Enna, Chieti, Pordenone, Orbetello, Bologna, S. Cataldo, Acqui Terme, Modena e Mazzara del Vallo.

Alla fine del 1974 l’Unione può così contare su 9614 Soci e le Sezioni di Canicattì, Pozzuoli, Lugo di Ravenna e Bari incrementano il già alto numero d’associati. Decisa l’assegnazione dei distintivi d’Onore e dei diplomi di Benemerenza ai Soci. Incaricata un’apposita Commissione per lo studio di un regolamento per la concessione di tali benemerenze composta da Alfredo Ferri, sostituito, alla sua morte, da Ferruccio Giovannini, Domenico Ruggiero e Armando Valente.

Un’altra importante iniziativa avvenuta nel 1974 è di istituire il calendario delle Manifestazioni Ufficiali dell’U.N.V.S. onde evitare, dannose concomitanze, fra le più importanti manifestazioni. E’ deciso che solo le Manifestazioni iscritte al Calendario trovano lo spazio sul nostro giornale. E’ posta all’attenzione dell’infaticabile Consiglio, lo studio per la realizzazione di un Annuario con lo scopo di fornire a Dirigenti, Soci, giornalisti, ecc., notizie di carattere generale e particolare, inerente alla vita dell’Unione. La stampa di questo importante volume è rivolta anche verso l’esterno dell’Unione. E’ doveroso rappresentare l’immagine dell’Unione verso il C.O.N.I., le Federazioni Sportive, la stampa, e quant’altri interessati al mondo dello sport.

Anche questa realizzazione grava sulle spalle del Vice Presidente Conte di Cugno Gr. Uff. Vincenzo che cura anche le successive edizioni. Per unanime decisione del C.D.N. a far data dal Febbraio 1974 «Il Veterano Sportivo» assume la qualifica di «Organo Ufficiale dell’U.N.V.S.». Gli Ispettori Regionali vengono sollecitati ad intensificare l’attività promozionale per la creazione di nuove Sezioni. Per la seconda volta la città di Pisa si prepara ad accogliere i Soci veterani partecipanti alla XIII Assemblea Nazionale Ordinaria, che ha luogo nei giorni 31 Maggio, 1-2 Giugno 1974.

Queste date rappresentano un ponte con la XIV Assemblea Nazionale di Genova del 9-10-11 Maggio 1975. Durante la suddetta Assemblea, nella parte straordinaria, è discussa ed approvata la bozza del nuovo Statuto approntato dalla Commissione di Cugno, Oliveri, Santini e il nuovo Regolamento Organico. Il Consiglio Direttivo Nazionale dell’Unione, ora dispone di un agile e moderno strumento operativo, molto simile a quello delle Federazioni Sportive, riconosciute dal C.O.N.I.. In quest’occasione è istituita anche la figura del Socio Aderente avente lo scopo di accogliere nel seno dell’Unione, con facoltà e diritti limitati, tutti i suoi simpatizzanti senza alcun vincolo d’età per la loro ammissione. Intanto il numero delle Sezioni continua ad aumentare aggiungendo Legnano, Borgomanero, Iglesias, Trieste, Treviso.

Nel 1976 entrano nel novero delle Sezioni quelle di Biella, Vercelli, Loano. La XV Assemblea Nazionale si svolse a Napoli il 28 Maggio 1976

Nel 1977 entrano nell’Unione Bolzano, Castellammare di Stabia, Potenza Picena, Forlì, Siracusa. Il Comitato di Presidenza, in data 22 Gennaio 1977, scioglie, per manifestata inattività, le Sezioni di Tirano e di Branzi. Si tiene a Modena il 26-27 Maggio 1977 la XVI Assemblea Nazionale con carattere elettivo. Per il quadriennio 1977-1980 è riconfermato Presidente Mangiarotti, di Cugno, Santini e Oliveri furono eletti Vice Presidenti; Bagaglia, Birolo, Bruno, CeccareIli, Cinquini, Ghelarducci, Giacobbi, Giorgi, Giovannini, Moretti, Negri, Placella, Pompili, Rabitti, Tosi, Uglietti, Ugolini, Valente, Consiglieri Nazionali. Palasciano, Segretario Generale; Alessi, Tesoriere. Spinelli, Presidente del Collegio Nazionale dei Revisori dei Conti con Madini e Sartore membri effettivi e Ceretti membro supplente. Vigorita, Presidente della Commissione Nazionale d’Appello con Albanese, Bernucci, Borroni, Tiribilli membri effettivi; Adorni Braccesi e Patrizi membri supplenti. Uglietti venne riconfermato Direttore responsabile de «Il Veterano Sportivo ».

Il 26 Maggio 1978 a Cagliari si tiene la XVII Assemblea Nazionale Ordinaria. Quasi tutti i Partiti Politici, avevano presentato al Parlamento Italiano diversi progetti di legge per una trasformazione dell’organizzazione sportiva nazionale. Il Consiglio Direttivo, percepisce immediatamente la necessità di aggiornarsi ai tempi, e in occasione di questa Assemblea approva la proposta avanzata dal Vice Presidente di Cugno per uno studio di rinnovamento e di aggiornamento dei compiti istituzionali dell’U.N.V.S. Nella successiva riunione del Comitato di Presidenza del 3 Giugno 1978 è nominata la Commissione di Studio. E’ naturale affidare la Presidenza al Vice Presidente di Cugno e ai componenti: Dott. Giuseppe Bruno, Dott. Ferruccio Giovannini, Avv. Eugenio Oliveri e Geom. Stefano Rabitti, Consiglieri Nazionali. Nei giorni 3 e 4 Novembre 1978, il Consiglio Direttivo Nazionale, si riunisce a Bolzano. Questa riunione è definita «storica», per il progetto di ristrutturazione che viene attuato in seno all’U.N.V.S.. All’ordine del giorno vi è anche un’altra importante iniziativa che naufraga, forse, per l’incomprensione ed i personalismi di alcuni Dirigenti delle altre Associazioni. Infatti, l’U.N.V.S. cerca di unirsi alle altre due associazioni similari e precisamente A.M.O.V.A. e agli Azzurri d’Italia, per costituire tutti assieme una Federazione. Questa, infatti, si sarebbe costituita nel rispetto di autonomia di ciascuna Associazione e legalmente riconosciuta dal C.O.N.I. a tutti gli effetti.

Nel 1978 si costituiscono le Sezioni di Latisana, Mondello e Viterbo.

Giorno importante il 29 Aprile 1979: l’Unione Nazionale Veterani dello Sport compie 25 anni dalla data della sua fondazione. Solenni manifestazioni, per celebrare degnamente l’avvenimento, si tengono nella città di Roma, nei giorni 10-11 Novembre 1979, alla presenza delle massime autorità sportive della capitale. In quest’anno, il Consiglio Nazionale del C.O.N.I., presieduto, dal Dott. Franco Carraro, nella sua seduta del 21 Giugno 1979, riconosce all’U.N.V.S. la qualifica di «Associazione benemerita d’interesse sportivo», ai sensi dell’art. 3 n. 3 della legge 16-2-1942 n. 426 e, dell’art. 31 del D.P.R. n. 530. Questo riconoscimento è motivo di orgoglio per tutti quanti e sprona l’Unione a operare sempre meglio. E’ il sigillo che conferma quanto buon lavoro è stato svolto in questi anni d’attività sportiva e di volontariato in favore dello sport giovanile e non “mettendo gratuitamente a disposizione, di quanti la richiedevano, l’esperienza acquisita dai propri Soci sui campi di gara e nelle altre branche dirigenziali ed organizzative Sportive e Federali affinché, avvalendosene, ne potessero trarre beneficio le società e i giovani atleti iniziati alla pratica sportiva”. La XVIII Assemblea Nazionale si tiene a Sanremo nei giorni 17-18 Maggio 1979. L’incremento delle nuove Sezioni continua anche nel 1979 con l’ingresso di Trento, Follonica, Cremona, Vigevano, Mondovì, Rovereto e Tarvisio. I soci, fra Ordinari e Aderenti, superano nel frattempo il numero complessivo di 11.000. In data 14 Luglio 1979 sono sciolte per inattività le Sezioni di Legnano, Chieti, Reggio Calabria, Enna e Agrigento.

Il 3 Febbraio 1980 nasce la Sezione di Cervignano del Friuli, seguita da quelle di Arona, Imperia, Rosignano Solvay, Fermo, Caserta e Avellino. Viareggio il 31 Maggio 1980 è sede della XIX Assemblea Nazionale.

A Salsomaggiore dal 30 Aprile al l° Maggio 1981 si svolge la XX Assemblea Nazionale. Vengono apportate modifiche all’art. 6 dello Statuto variando la dizione di Ispettore Regionale in Delegato Regionale. Nella stessa Assemblea si rinnovano tutte le cariche associative che per il quadriennio 1981-1984 risultano cosi composte:

Presidente Edoardo Mangiarotti; Vice Presidenti per il Nord: di Cugno Vincenzo (vicario); per il Centro: Santini Giuseppe; per il Sud: Vigorita Alfonso. Consiglieri: Bagaglia G., Bindi P., Bruno G., Bonom M., Ceccarelli C., Cinquini G., Fioretti F., Ghelarducci G., Giorgi C., Graziano G., Moretti M., Negri E., Oliveri E., Rabitti S., Stenico B., Tosi E., Ugolini N., Valente A. Segretario Generale e Tesoriere Monti Carlo. Collegio Nazionale dei Revisori dei Conti: Presidente: Spinelli A. Membri effettivi: Madini E., Sartore D. Membri supplenti: Ceretti D., Valvassori G. Commissione Nazionale D’appello Presidente: Bernucci M. Membri effettivi: Albanese A., Borroni G.F., Maffei L., Tiribilli G. Membri supplenti: Adorni Braccesi A., Manzini S.

Nella riunione di Milano, del 19 Giugno 1981, il C.D.N. eletto, nomina i delegati regionali

Per il Nord Italia: Piemonte – Valle d’Aosta: Sogno Roberto; Lombardia: Cozzi Pietro Veneto: Grassetto Bruno; Trentino – Aldo Adige: Benedetti Edo; Friuli – Venezia Giulia: Nico Battista; Liguria: Massucco Ezio; Emilia Romagna: Billia Lodovico.

Per il Centro Italia: Toscana Est: Giusti Alfredo; Toscana Ovest: Bertini Enrico; Marche: Vitali Giovanni; Umbria: Mendes Vichi; Lazio: Polidori Gilberto: Abruzzi e Molise: Vitali Giovanni (ad interim) Sardegna: Mallus Efisio

Per il Sud Italia: Campania: Musella Nello; Puglie: Stecchi Ugo; Basilicata: Filippi Michele; Calabria: Cucunato Domenico; Sicilia: Cappellani Arturo.

Vice Segretario Amministrativo: Erba Luciano; Direttore Responsabile de «Il Veterano Sportivo»: Monti Carlo.

Il C.D.N. approva, nella sua seduta di Milano del 31 Ottobre 1981, l’effettuazione del 1° Convegno Nazionale dei Delegati Regionali che si tiene a Coverciano, presso il Centro Tecnico della F.I.G.C. nei giorni 23-24 Aprile 1982. Relatori i Vice Presidente di Cugno, Santini, Vigorita e il Segretario Generale Monti. Questo primo convegno è proposto dal Vice Presidente e portatore di nuove idee di Cugno. Ha lo scopo il potenziare i suoi organi che stanno a più diretto contatto con chi opera sul territorio e, dare uniformità di attuazione delle norme Statutarie e regolamentari. In questo importante momento, il Presidente Mangiarotti, porta il suo saluto e il suo contributo di esperienza, incontrando il favore e l’approvazione di tutti i partecipanti. Intanto la famiglia Unionistica continua a crescere. Le sollecitazioni ricevute incentivano i Delegati Regionali e nuove Sezioni si aggiungono a quelle già esistenti.

Torre del Greco costituisce la sua Sezione il 12 Febbraio 1982, Benevento il 22 Marzo 1982 mentre Ventimiglia il 18 Giugno 1982. Alla fine del 1982 l’anagrafe sociale, tenuto conto delle Sezioni che nel corso degli anni 1977 e 1979 sono state sciolte per inattività e dei soci che ci hanno lasciato, registra 102 Sezioni attive, 11.480 Soci Ordinari, 969 Soci Aderenti per un totale di 12.449 Soci.

L’aumentare delle Sezioni, il notevole incremento di attività agonistiche, sportive, culturali e ricreative sviluppate dalle stesse, concentra tutta l’attenzione dei sensibili Dirigenti responsabili dell’Unione, sulla necessità di garantire le Sezioni organizzatrici di tali manifestazioni, mediante opportuna polizza assicurativa di responsabilità civile verso terzi. Bologna il 29-30 Maggio 1982 è sede della XXI Assemblea Nazionale Ordinaria. Motivi di ordine economico inducono il C.D.N. nella sua riunione di Parma del 27 Novembre 1982, a ridurre da 11 a 6 i numeri de «Il Veterano Sportivo» da pubblicare nel corso del 1983 decidendone, per lo stesso motivo, la stampa a Roma.

Per la quinta volta consecutiva al Vice Presidente di Cugno è dato incarico di redigere l’Annuario dell’U.N.V.S. 1983-1984.

Il 1983 è un anno particolare. Si prende atto della chiusura di alcune Sezioni, altre se ne aprono, si cerca di costituire il Museo Nazionale dello sport, e di affrontare i problemi economici che sono emersi fin dall’anno precedente. Il Consiglio Direttivo decide di sciogliere quelle sezioni che non hanno più effettuato attività, così il 14 Aprile 1983 vengono cancellate le Sezioni di Pescara, Mestre, Mondello, Canicattì, Chivasso, Noale, Orvieto, Porretta Terme. Otto sezioni sono cancellate dall’album, altre cinque vengono ammesse nell’U.N.V.S. e sono: Amalfi, Casalbeltrame, Lecce, Massa e Siena. Il 12 Maggio 1983 le Sezioni di Pordenone e Trieste vengono sciolte per inattività. Presso l’Hotel Zagarella (Palermo), il 30 Maggio 1983, si tiene la XXII Assemblea Nazionale Ordinaria. Nella riunione del C.D.N. di Parma del 29 Ottobre 1983, si decide di collaborare con il C.O.N.I. alla raccolta di cimeli storici per il costituendo Museo Nazionale dello Sport che avrà sede in Roma. I problemi finanziari dell’Associazione convincono il C.D.N. a dare incarico al Comitato di Presidenza, composto dal Presidente Mangiarotti, dai Vice Presidenti di Cugno, Santini, Vigorita e dal Segretario Generale Monti, a prendere contatti con la presidenza del C.O.N.I. per ottenere un contributo che avrebbe giovato ai nostri scopi statutari. L’anno sta per chiudersi e a Roma, presso la sede del C.O.N.I., il 29 Dicembre 1983, avviene il sospirato incontro. Presente per il C.O.N.I. il suo Segretario Generale dott. Mario Pescante e per l’U.N.V.S. il Comitato di Presidenza. Il dottor Pescante, riconosciuta l’attività svolta dall’U.N.V.S., promette di portare, la richiesta all’esame della giunta del C.O.N.I.. La proposta è accolta ed è concesso un aumento del contributo annuo. Altra decisione, approvata in quell’anno, è quella di aumentare, per il 1984, i numeri del giornale “Il Veterano Sportivo”, da sei a nove e di farlo stampare ancora a Milano. Il numero totale delle Sezioni passa da 102 a 107. I Soci aumentano da 12.615 a 12.995.

A Courmayeur, il 2 Giugno 1984, ha luogo la XXIII Assemblea Nazionale Ordinaria. All’o.d.g. della parte straordinaria ci sono tante proposte che non sono accettate. L’unica è quella presentata da Giovanni Bagaglia, che porta il Consiglio Direttivo Nazionale, con inizio dal 1985, composto da un Presidente e quattordici Consiglieri contro i ventidue dei precedenti anni. Nel frattempo l’U.N.V.S. compie 30 anni, è nominata una commissione per il programma delle manifestazioni da tenersi prevedibilmente a Napoli.

La XXIV Assemblea Nazionale Ordinaria di Perugia (1-2 Giugno 1985), si apre con il triste ricordo delle vittime della follia teppistica avvenuta allo stadio di Bruxelles. Sono ricordati i partecipanti ai Giochi di Los Angeles e gli sportivi del passato trentennale di fondazione dell’Unione. E’ opportuno uno sguardo alla situazione, per così dire patrimoniale e umana: in un quadriennio le sezioni sono salite da 103 a 109. Approvata la riduzione dei componenti del Consiglio da 22 a 14. Punti qualificanti dell’attività dell’Unione: il Museo Nazionale dello Sport, il Fondo di Previdenza per ex sportivi, la Federazione degli Enti benemeriti e la necessità di invitare nei quadri dell’Unione i cosiddetti “ultratrentenni”. Di questi argomenti si preferisce rimandare a cose già fatte o impostate. Il nuovo Consiglio Direttivo è così composto:

Presidente: confermato Edoardo Mangiarotti Vice presidenti: Vincenzo di Cugno (Nord Italia), Giovanni Bagaglia (Centro Italia), Alfonso Vigorita (Sud Italia). Consiglieri: Giovanni Bagaglia, Pietro Bindi, Giuseppe Bruno, Mario Bonom, Carlo Ceccarelli, Vincenzo di Cugno, Carlo Monti, Paolo Momo, Mario Moretti, Ercole Negri, Eugenio Olivieri, Bruno Stenico, Armando Valente, Alfonso Vigorita. Commissione Nazionale Revisori dei Conti: – Presidente: Migliorini Nella – Membri Effettivi: Cugini Ildebrando, Ermes Madini – Membri Supplenti: Claudio Procaccini, Luigi Romano. Segretario Generale e Tesoriere: Carlo Monti che è pure il Direttore responsabile de “Il Veterano Sportivo”.

Dal 28 giugno al 6 ottobre 1985 a Roma, presso il Foro Italico, si svolgono i 100 giorni di sport. L’Unione, in questo contesto, organizza la settimana dello sport, assieme all’AMOVA ed all’ANAAI.

E’ presentato, ai numerosissimi frequentatori, uno stand dove è presente la storia dello sport e le varie problematiche che lo attanagliano. Per i veterani è una bella vetrina per farsi conoscere. Il C.D.N. si riunisce a Napoli e viene affrontata concretamente la “Giornata del Veterano”, voluta da più parti: un’identica domenica per tutte le sezioni per celebrare, possibilmente all’aperto, una giornata di sport, cultura e tempo libero. Una manifestazione assai sentita e che a tutt’oggi ha una sola difficoltà: l’organizzazione in contemporanea, un’idea, però, di sicuro successo. Nasce a Potenza, il 13 ottobre 1985, la prima sezione della Basilicata.

La XXV Assemblea Nazionale Ordinaria doveva essere organizzata a Roma, grossi problemi economici lo impediscono e dal 6 all’8 giugno 1986, i veterani si ritrovano a Sanremo in contemporanea con l’Assemblea dell’A.M.O.V.A.. In questa occasione si ricorda il 50° anniversario delle Olimpiadi di Berlino. UNVS e AMOVA ricompongono la famosa staffetta femminile: Bullano, Bongiovanni, Testoni e Valla che hanno formato la staffetta veloce azzurra di una finale olimpica capace di un 4° posto di tutto rilievo. Sono presenti altri olimpionici berlinesi come i nazionali di calcio Baldo, Bertoni e Cappelli e l’esordiente Edoardo Mangiarotti!!!

Le due associazioni sembrano crearsi una nuova era di possibili unioni…. Il Presidente Mangiarotti si interessa presso la Commissione Parlamentare affinché le due associazioni siano riconosciute “Enti di promozione sportiva”. Gli sta particolarmente a cuore il “Fondo di Previdenza” per aiutare gli sportivi che si trovano in serie difficoltà economiche. Tutto il lavoro fino a qui svolto per creare una Federazione degli Enti Benemeriti composta dalle tre associazioni, è vanificato dall’ANAAI, in quanto proveniente dai Veterani. Ogni commento è superfluo….L’indomita volontà sportiva dei veterani fa sì che “al timone, alle vele, ai paranchi ed alle salmerie con immutata buona volontà e tanta iniziativa si allestisce per la seconda volta – nel quadro dei 100 giorni dello Sport – lo stand misto AMOVA,(Associazione Medaglie d’Oro al Valore Atletico) ANAAI,(Associazione Nazionale Atleti Azzurri d’Italia) UNVS al Foro Italico (25/9-5/10/86)”. Finalmente, anche il CONI dà alla Manifestazione, una maggiore collaborazione fornendo lo stand di fiaccole olimpiche, di manifesti dei Giochi, ed un televisore che trasmette le immagini di “Oro Azzurro”. La sezione di Firenze celebra il 25° anno di fondazione, quella di Torino: il ventennale. A Siena il 15/11/86 si riunisce il C.D.N. In questa circostanza, Nella Migliorini, ricopre il ruolo di Segretario Amministrativo ed entra a far parte del C.D.N., al posto dello scomparso consigliere Tosi. Il 20/10/1986 nasce la Sezione di Somma Vesuviana. La Sezione di Imola compie vent’anni come la Sezione di Parma; Vercelli celebra il decennale. Nasce il primo gennaio 1987 la Sezione di Torre del Greco; decade quella di Brescia, per inattività. La sezione di Grosseto si avvia a celebrare il suo quarto di secolo di “amore per lo sport”.

Aprile 1987. Non si parla di “Federazione” ma di Enti Benemeriti a firma Edoardo Mangiarotti (AMOVA e UNVS) e Giorgio de’ Stefani (ANAAI) inoltrano una lettera congiunta che precisa ipotesi, scopi e possibilità. La sezione di Castellammare di Stabia compie dieci anni, quella di Piacenza venti. A Treviso è sede della XXVI Assemblea Nazionale Ordinaria (29-31/5/87). La relazione morale del presidente Mangiarotti fa riferimento al tema della Legge Quadro ed alle possibilità, invero scarse: “indipendentemente da un riconoscimento noi siamo quelli di cui la Legge parla anche se non così numerosi come altri che non fanno quanto facciamo noi”. Altri temi affrontati sono quelli di chiamare Congresso e non più l’Assemblea, della Giornata del Veterano, di ripetere la pubblicazione dell’annuario solo se le sezioni si impegneranno ad acquistarlo ad un prezzo politico. La sezione di Omegna festeggia i vent’anni di fondazione, come Asti, quella di Como sono tre lustri di attività, Potenza Picena celebra i dieci anni di vita.

Edoardo Mangiarotti, quale presidente delI’AMOVA, presenta nell’Aula Magna dell’Istituto di Scienza dello Sport a Roma, il nuovo testo delle medaglie d’oro 1934-1985. Un gran numero di sezioni ha fornito quanto gli archivi non erano in grado di dare: da Torino, da Cuneo, da Genova, da Carpi, da Bologna, a La Spezia, da Modena, da Venezia, da Catania, da Siracusa, da Cagliari, da Savona, da Trento, da Treviso … una collaborazione preziosa ed oculata”.

Nella seduta di Parma del 5.12.1987, il C.D.N. apporta modifiche al Regolamento. La sezione di Latisana, avanza una proposta, che sarà oggetto di discussione all’Assemblea di Sorrento 1989, di portare a trentanni l’età per divenire socio ordinario.

Siena, 3-5 giugno 1988: l’UNVS e la sua XXVII Assemblea Annuale Ordinaria. Il Presidente Mangiarotti intrattiene i convenuti sulle ormai quasi nulle possibilità di inserimento dell’UNVS tra gli enti di Promozione Sportiva. Tutto questo in base alla Legge quadro. Cade anche la possibilità, per gli oneri che ne deriverebbero, di proseguire nell’allestimento della pratica per il riconoscimento dell’Unione quale Ente di Diritto (ex Ente Morale). L’invito del Presidente è di unire le forze, migliorare la qualità organizzativa contando solo sulle nostre energie e sul volontariato di ogni socio. Il 26.5.1988 si costituisce la sezione UNVS di Anguillara Sabazia. L’Olimpiade di Seul è sconvolta dalla piaga del doping. La sezione di Arezzo celebra le nozze d’argento. Si riunisce a Milano (12/11/88), il C.D.N. prendendo decisioni importanti di modifiche da apportare allo statuto approvate dalla XXVII Assemblea Nazionale Straordinaria di Siena del 4/6/88. Il C.D.N. nella stessa riunione conferma la decisione di provvedere alla redazione del nuovo

Almanacco dell’Unione. La legge sulla riforma dell’ordinamento sportivo presentata dal Ministro Carraro mette in apprensione l’UNVS, che teme di perdere la propria autonomia. La sezione di Aquileia e Carpi celebrano quattro lustri. La sezione di Castellammare di Stabia festeggia il dodicesimo anno e quella di Cagliari compie vent’anni. Montevarchi festeggia il primo lustro di esistenza mentre risorge il 1 gennaio 1989, la gloriosa sezione di Trieste. Reggio Calabria rientra nella vita dell’Unione il 15/3/1989. La sezione di Trento compie dieci anni.

Il 26/28 maggio 1989, a Sorrento si svolge la XXVIII Assemblea Nazionale Ordinaria, con carattere elettivo. Per i partecipanti è stata senz’altro una delle più accoglienti per lo spiccato senso dell’ospitalità insita nei partenopei. Probabilmente sarà ricordata dai soci i quali hanno dovuto sobbarcarsi tanti oneri per la trasferta!!! Dal 3 ottobre 1969 al 27 maggio 1989 sono i primi vent’anni di Presidenza della “nostra bandiera”: Edoardo Mangiarotti, simbolo dello sport italiano. Il Presidente, nel festeggiare il suo ventennale di conduzione dei Veterani, desidera iniziare il suo quinto lustro con una relazione morale che il C.D.N. e la numerosa Assemblea, approva per contenuti e programmi nel contesto del nuovo modo d’essere “Veterani”. Sarebbe troppo lungo riportare qui la suddetta relazione, ma essa è tra le più significative e ricche di insegnamenti. E’ opportuna rileggerla più volte perché, il nostro Presidente, aveva intuito come sarebbero cambiati i tempi per i Veterani e per lo sport in generale con l’ingresso di sponsor, prima mecenate poi sempre più assetato di risultati. Desidero riportare qui solo poche righe che rappresentano la filosofia che dovrebbe avere ogni veterano: “noi crediamo in questo volontariato e pensiamo che anche voi ci crediate perché le vostre iniziative si moltiplicano di anno in anno e di anno in anno la veste di questa nostra amata UNVS diventa più bella e più attraente. Ma non dobbiamo fermarci a rimirare l’opera compiuta. Occorre procedere, di buon passo. Quasi inconsapevolmente, come l’acqua di un fiume che scorre al mare, abbiamo negli ultimi tempi assistito a profonde svolte del nostro vivere civile con un recupero della persona e della personalità davvero sorprendente”.

Edoardo Mangiarotti in questa relazione è stato precursore dei tempi, altri ci sono arrivati a distanza di oltre dieci anni, quando pensando ai giovani afferma: “In ogni momento è presente l’esigenza di offrire il maggior numero possibile di occasioni a migliaia di giovani; ma vorremmo che anche a fianco di questi giovani vi siano i loro familiari ai quali vorremo delegare il compito, certo non facile ma indubbiamente affascinante, di moltiplicare le possibilità di ritrovo fra giovani e giovani, fra genitori e genitori affinché per la nostra Unione aumenti il sostegno di partecipazione per l’espansione della nostra forza e per valorizzare le qualità naturali, spesso eccezionali, fisiche ed umane”.

Il Presidente invita tutti i presenti a proseguire la strada del “mattone dopo mattone” per far crescere sempre più bella la casa dell’Unione. Purtroppo il disegno di Legge governativo presentato dal Ministro Carraro, per essere dichiarati “Ente di Promozione Sportiva” occorrono dei parametri: “essere presenti in metà delle regioni italiane (e, ci siamo), in almeno metà delle province (e, ci siamo) ed in almeno un decimo dei Comuni italiani (e ne siamo, purtroppo, lontani)”

Sono accolte alcune modifiche sostanziali allo statuto.

Il giorno 27 maggio 1989 a Sorrento si riunisce il Consiglio Direttivo Nazionale neo eletto, sono nominati:

“Presidente: E. Mangiarotti Consiglieri: C. Monti, E. Negri (Vice presidente per il Nord Vicario ), B. Stenico, .P. Bindi, B. Porto, M. Moretti, G. Bruno, G. Bagaglia (Vice presidente per il Centro), N. Migliorini, N. Battista, G. Pepe (Vice presidente per il Sud), A. Valente, F. Santini, P. Bertoni.

Segretario Generale e Tesoriere Direttore Responsabile della rivista Il Veterano Sportivo”: Carlo Monti”. Segretario Amministrativo: Nella Migliorini.

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Da questo momento in poi è storia recente e sarà compito di altri raccontarla.

* Questo è una ricostruzione storica stampata nel 2006 in occasione della pubblicazione per il quarantennale della Sezione di Lucca.