LIBERO PENSIERO E CONSIDERAZIONI “Dai! non fare lo spor­tivo stando seduto. Alzati e cammina con noi”

LIBERO PENSIERO E CONSIDERAZIONI

“Dai! non fare lo spor­tivo stando seduto. Alzati e cammina con noi”

Cari amici veterani,
per la mia lunga permanenza in seno all’UNVS, con molti di voi ci conosciamo con altri non abbiamo avuto la possibilità di incontrarci personalmente. I soci e i Delegati all’ultima Assemblea svoltasi a Perugia, con grande emozione, ho annunciato la decisione di trasferirmi, a breve, nella Republica Dominicana. Il mio intervento aveva lo scopo di salutare tutti gli amici che, in questi lunghi anni, ho fatto un pezzo di strada assieme. Purtroppo, da quando ho mosso i primi passi nei veterani a oggi, molte cose sono cambiate alcune in meglio e altre in peggio. La situazione più preoccupante è quella dei soci passati da oltre 12.000 agli attuali poco superiori agli 8.000. Non sta a me, in questo momento, andare alla ricerca delle cause negative, anche se negli ultimi anni, tutti quanti, abbiamo sofferto della grave situazione economica in cui l’Italia si è trovata ad affrontare.
Prima di lasciare l’Italia, che avverrà tra qualche mese, ho inviato al Presidente. Avv. Alberto Scotti, che ha circolarizzato a tutto il Consiglio Direttivo, alcune mie osservazioni, proposte, indicazioni, alcune già fatte nel passato, sempre in virtù dell’amore verso la nostra associazione con la speranza che al più presto ritrovi lo splendore dei bei tempi passati. Alla presente e mail vi allego quanto da me proposto e, per scaramanzia, non voglio dire che è una forma di testamento ma è il desiderio di portare a vostra conoscenza le mie idee, giuste o sbagliate che possono essere, però scritte con il cuore di veterano.
Un caro saluto e lottare sempre per ottenere quello in cui si crede, solo così si possono realizzare i sogni.

Martino Di Simo

“Dai! non fare lo spor­tivo stando seduto. Alzati e cammina con noi”

di GS Martino Di Simo (2018)

Desidero iniziare questo mio scritto con una frase del celebre Martin Luther King che dichiarò: “Per farsi dei nemici non è necessario dichiarare guerra. E’ sufficiente dire ciò che si pensa”. Tra i tanti miei difetti c’è sempre stata la prerogativa di dire quello che penso, molte volte ne ho pagato le conseguenze, però sempre a schiena diritta e mi rifaccio a Erich Fromm: “L’incapacità di agire spontaneamente, di esprimere quel che si sente e si pensa, è la conseguente necessità di presentare uno pseudo io agli altri e a se stessi, sono la radice del sentimento di inferiorità e di debolezza”. Capisco che per chi dirige o pensa di avere le chiavi del potere, è più facile gestire gli Yes-man: “Persona che dà facilmente il proprio consenso, che accondiscende servilmente ai propri superiori” che soci o persone che hanno il coraggio di dissentire le loro idee, rifiutando il confronto e le novità proposte, queste, mettono ansia a chi non ha le capacità di lavoro nel fare squadra, la paura del confronto e ottuso verso le novità.  E’ per il bene che mi lega la mia lontana adesione all’UNVS ed essendo arrivato a una svolta della mia vita, e davanti alla continua e irrefrenabile caduta della nostra associazione, è con un profondo rammarico che scrivo queste cose e se qualcuno si dovesse sentire coinvolto, mi dispiace, ma sono problemi suoi.

Chiunque smetta di imparare è vecchio… che abbia 20 o 80 anni. Chiunque continua ad imparare, resta giovane!” (Henry Ford).

Cerco di andare a blocchi:
SEZIONI
“Non è l’azienda che paga i salari. L’azienda maneggia semplicemente il denaro. E’ il cliente che paga i salari” (Henry Ford). Sono i soci che attraverso le quote sociali mantengono quasi tutto l’apparato dell’UNVS. Con i tagli decisi negli ultimi anni, le nostre sezioni non hanno più il materiale da presentare ai nuovi possibili soci e invogliarli a iscriversi. Fatto salvo la dinamicità di alcune sezioni, gestite con idee innovative e volontà sportive, il resto è un vivacchiare senza alcuna speranza di miglioramento. Anzi sulla via del tramonto.
Il buon mio caro amico Persiani, ci fornisce i dati degli iscritti, e in questi si nota una continua discesa di soci in ogni parte d’Italia. Da una certa analisi si evince che, fatto salvo alcuni casi, le sezioni di appartenenza dei dirigenti, compresa la mia, non ha più di 20 soci, questo dovrebbe far riflettere. Poco prima delle ultime elezioni era spesso veicolata l’idea che il Sud fosse al traino di altri parti d’Italia. In parte potrebbe essere anche vero e sono andato a controllare il Pil di tutte le regioni. Il confronto tra le regioni del Nord e quelle del Sud è notevolmente a vantaggio dei primi. In considerazione che molti atleti del sud preferiscono trasferirsi al centro o al nord, avendo più possibilità di emergere, aggiungendo le maggiori disponibilità economiche e possibilità di praticare gli sport, queste sezioni dovrebbero avere un numero maggiore di atleti rispetto agli attuali.

ATLETI CAMPIONI E MEDAGLIATI NELLE SEZIONI
Fa piacere leggere nei resoconti delle varie manifestazioni organizzate dalle nostre sezioni “Atleta dell’Anno” “Premi Speciali”, la presenza con premiazione di vari campioni o vincitori di medaglie olimpiche attuali e del passato. Rattrista che questi grandi sportivi non sentono la necessità di impegnarsi nel far crescere di numero e d’importanza la nostra Unione. Questo deve far riflettere tutti noi, cercando di capire il motivo che spinge questi sportivi, forse a considerare i nostri premi non troppo importanti per loro. Mancata visibilità su mass media nazionali, non ci conoscono? Non sanno chi siamo? Altro?

TAGLI
I tagli effettuati fino ad ora non hanno portato i vantaggi sperati anzi, hanno diminuito le possibilità di crescita alle sezioni. Il nostro giornale ha subito sempre i tagli per cercare di far quadrare i bilanci, invece doveva avere un incremento essendo l’unico bene che poteva portare dei vantaggi sia a livello nazionale, sia a livello sezionale. Da un’uscita mensile, siamo arrivati a sole quattro uscite in un anno. Nonostante gli sforzi sia del Dottor Giandomenico Pozzi, sia del Dottor Gianfranco Guazzone, i quali hanno dato un taglio più moderno al nostro giornale, quale spazio è riservato alle sezioni? Sono loro che fanno l’ossatura dell’Unione ma se i loro sforzi di mettere in cantiere delle manifestazioni che potrebbero o portano nuovi soci, sono pubblicato dei mini articoli e a distanza di mesi quale valenza può avere o da presentare a possibili loro sponsors? Sono stati tagliati il numero dei consiglieri, le ore lavorative della segreteria, le uscite del giornale, abbiamo un sito vecchio, cosa è appetibile per uno sponsor o per un’agenzia che potrebbe cercare la possibilità di inserire la pubblicità? I tagli vanno ricercati su altre cose e bisogna mettersi in testa che se non s’investe in attività produttive, nessuno viene a bussare alla porta per darci dei soldi.

CONTRIBUTI
In questo periodo siamo bersagliati da richieste da parte di associazioni per versare loro il 5%°. Mi ricordo perfettamente quando Cesare Gentile e il sottoscritto fummo tacciati di visionari quando parlammo di questa legge. Gli anni sono passati ma non sono molti i nostri soci che destinano questo contributo all’UNVS almeno da quello che c’è restituito dallo stato, l’importo dovrebbe essere superiore se tutti lo destinassero ai Veterani.
Alcune nostre sezioni ricevono questo contributo essendosi iscritte nell’apposito albo. Pur per quanto è previsto dallo statuto ogni sezione è indipendente, perciò può chiedere ai propri soci e non, di destinare il 5%° alla sezione stessa, perciò si autofinanzia. Non voglio entrare nell’etica ma essendo in questo caso la sezione diretta concorrente dell’Unione stessa, credo che questa non dovrebbe ricevere alcun contributo da parte del centrale per le sue manifestazioni o altro. Il permissivismo della gestione delle sezioni potrebbe portare a un non riconoscimento della centralità dell’Unione, in parte c’è già in essere, con il versamento delle quote sociali, non come previsto dallo statuto, ma alla fine dell’anno e anche oltre. La necessità delle sezioni organizzatrici di manifestazioni sportive ad associarsi, ai fini assicurativi, ad altri Enti di Promozione Sportiva potrebbe far decadere l’Unione essendo questi Enti fornitori di molti vantaggi promozionali.  Sarebbe opportuno prendere in considerazione che il centro trovi una sua logica indipendenza finanziaria lasciando alla periferia la libertà di autogestione versando una minima quota alla sede centrale. Questo potrà avvenire dopo un cambiamento di gestione associandoci con altre nostre associazioni o enti aventi le stesse finalità.

Protocolli d’intesa
Sono stati fatti diversi protocolli d’intesa purtroppo non hanno e non porteranno ad alcun risultato nonostante il grosso impegno di Andrea Desana. Non per sua incompetenza ma per il materiale su cui lavorare.
Già il defunto Giovanni Bagaglia, aveva prospettato un accordo con un’associazione che coinvolge migliaia e migliaia di soci con molte attività sportive simili alle nostre. Non sta a me fare una critica al motivo per cui non fu portato avanti il progetto. Forse, ripeto forse, un accordo, pur nel rispetto dei rispettivi statuti, ma con una fattiva collaborazione, ora non ci dibatteremo in questa situazione. Prendiamo ad esempio le case automobilistiche ognuna ha il suo marchio ma le sinergie sono del gruppo.

MIUR
Ormai la scuola è diventata un contenitore di tutto per non insegnare nulla. Perfetta l’idea di inserirsi nelle scuole ma è solo un biglietto di presentazione. Ormai nelle scuole si trova di tutto pur di ottenere i soldi messi a disposizione dal ministero e per acquisire i crediti formativi. Si può andare da insegnare le caratteristiche del territorio dove ha sede la scuola, all’uso delle armi per la caccia. Entrare nelle scuole può avvenire solo per una diretta conoscenza del dirigente scolastico.
Grazie alla squadra che si formò tra Calabria e Sicilia fu possibile mettere in atto e presentare nelle varie scuole Siciliane il progetto “Educazione alla salute per uno sport sano e sostenibile” “perdere da sani” sia “meglio che vincere da malati” ideato e curato dal Dott. Antonino Costantino attuale VicePresidente area Sud.  Questo progetto poteva essere esteso a tutte le Sezioni e arrivò, grazie all’ora vicepresidente del centro Italia, Agostini Nazzareno e all’Università di Macerata, a essere inserito nel progetto della Comunità Europea “Lotta al doping” in collaborazione con 4 Paesi, Danimarca, Svezia, Olanda e Belgio. Non andò avanti nonostante fosse nelle prime 5 posizioni.
Andiamo o cerchiamo di essere presenti nelle scuole coinvolgendo i ragazzi, sono loro la catena più debole e i più esposti a certe deviazioni per interessi delle palestre, degli allenatori e perfino dei genitori.

CAMPIONATI NAZIONALI
I campionati sono uno delle poche attività che permettono alle sezioni, di avvicinare sportivi i quali, hanno quasi terminato la loro carriera, ma hanno ancora il desiderio di praticare lo sport e divertirsi. Purtroppo i nostri campionati hanno regolamenti obsoleti e non più confacenti all’attuale realtà e, nonostante la buona volontà di alcuni, non credo che siano tuttologi di tutti gli sport, perciò andranno individuati soci che hanno le competenze per i vari sport. Sotto l’esempio di alcune e rare sezioni, i nostri campionati vanno inseriti nelle grosse manifestazioni organizzate da federazioni o enti di promozione. Solo queste ci possono dare una certa visibilità. Nell’ipotesi che una sezione desidera organizzare in proprio una manifestazione UNVS deve essere in grado di ospitare tutte le squadre o atleti che intendono partecipare senza alcuna limitazione se non quella di essere soci UNVS. Purtroppo i soci sportivi non sono in aumento questo, vuol dire che i nostri campionati non sono attrattivi e qualificati.

CALENDARIO CAMPIONATI NAZIONALI
Le sezioni che si impegnano a organizzare campionati nazionali devono iscrivere le loro manifestazioni a un opportuno calendario, redatto a cura della segreteria, entro il 31 luglio di ogni anno.  La loro convalida sarà ratificata al primo Consiglio Direttivo Nazionale, generalmente entro il mese di ottobre. Le sezioni organizzatrici dovranno essere in grado di ospitare il maggior numero possibile di squadre o atleti che intendono partecipare al campionato. Le eventuali limitazioni richieste dagli organizzatori saranno valutate dal CDN che potrà rifiutare l’iscrizione della sezione nell’organizzare il campionato.
Chi può avere più un valore sportivo, un campionato di calcio con una finale di 4 squadre ma effettivamente di due squadre, contro un altro campionato riservato agli Over 40, nel 2017 formato da 8 squadre con 14 giornate, 56 partite, disputate a 700 msl d’inverno con pioggia o neve? Questo campionato nel 2018 è disputato da nove squadre e nel 2019 forse da 10. Ecco come si aumentano i soci. Poi si chiede un riconoscimento ufficiale per l’artefice di tutto questo e si sprecano i se, i ma e come disse il grande Totò: “dove l’ignoranza urla, l’intelligenza tace. E una questione di stile: Signori si nasce…… (bip) pure”.

CONSIGLIO DIRETTIVO NAZIONALE
A breve il Consiglio Direttivo dovrà prendere delle decisioni e scelte importanti per portare l’UNVS in acque più tranquille, per un nuovo rilancio. Gli alti e i bassi per l’Unione sono sempre esistiti e leggendo la sua storia è sempre riuscita a superare queste criticità. Nei momenti di crisi si trovano idee e il coraggio per far rinascere una “azienda”. Volutamente adopero questo termine perché, in questo momento di totale globalizzazione, quello che contano sono i numeri, sono questi quelli che mancano a noi. Ho letto di possibili avvicinamenti con altre associazioni, non molto simili ai nostri fini sportivi. Se non vado errato, queste ci hanno sempre considerato i parenti poveri, ci hanno sempre snobbato, fin dai tempi in cui fu fatto il tentativo da parte di Edoardo Mangiarotti. Loro hanno le medaglie noi nemmeno il mestolo di legno e non abbiamo la scarpetta di Cenerentola per un matrimonio felice con queste. C’è la necessità di trovare un’altra associazione che abbia le stesse finalità di far praticare lo sport a tutti i livelli. Basta volerlo e le capacità non mancano tra i nostri vari laureati.

LOCATION CONSIGLI DIRETTIVI NAZIONALI
I consigli Direttivi Nazionali molte volte si svolgono in alcune località scelte per vicinanza, per le sezioni, per il territorio, ecc. ecc. ma da molto tempo che sostengo se anche questa formula potrebbe essere giusta dall’altra, penso che sarebbe più consona e basilare farla a Roma nella sede del Coni perché possono valutare le nostre attività sportive e non.

CONSIGLIO DÌ PRESIDENZA
All’inizio della vita dell’Unione il Consiglio Direttivo Nazionale era formato, se non ricordo male, da 15 soci, poi passati a 12, in seguito a 8, nell’ultimo quadriennio a 6 più il Presidente. Si sono fatti sempre tagli lineari, questi non hanno portato alcun beneficio, anzi. Mi chiedo che significato istituzionale, in questo momento, possono avere i Consigli di Presidenza, dove sono presenti le figure previste dal nostro statuto e i tre consiglieri di serie B o C, dovranno ratificare quello che è stato deciso da altri in loro assenza forzata? Non mi sembra giusto né sportivamente né eticamente. La risposta è facile: è previsto dallo statuto ma si cambia la costituzione non credo sia impossibile cambiare certi articoli del nostro statuto.

DELEGATI REGIONALI
I delegati regionali, in molti casi, fanno un lavoro capillare e importante, sono la vera ruota portante dell’Unione, senza di loro sarebbe difficile coordinare le attività delle sezioni sul proprio territorio. Osservando l’attuale situazione sono evidenti zone molto attive e altre solo scritte sulla carta. Le sezioni propongono il Delegato Regionale e il Consiglio Direttivo ratifica, ma se durante il suo mandato non si riscontrano dei miglioramenti nella zona, credo che il consiglio direttivo, o tramite i suoi rappresentanti, riunendo le sezioni trovare con loro una soluzione. L’immobilismo, nascosto anche da motivi elettorali, non porta a nulla perché “il medico pietoso fa la piaga puzzolente”.
Già molti anni fa fu lanciata l’idea di indire almeno due volte l’anno una riunione di tutti i Delegati Regionali da svolgersi al centro Italia, località più facile da raggiungere per tutti. Queste avevano lo scopo d’incontro, scambiarsi esperienze, trovare nuove motivazioni, creare futuri dirigenti.

SEGRETARIO GENERALE
L’UNVS, generalmente, ha avuto ottimi segretari, sono il pilastro importante dell’Unione. Chi ha avuto la pazienza di leggere i miei scritti durante la mia permanenza di socio, ho sempre sostenuto che il segretario, oltre ai compiti assegnati dallo statuto, doveva avere un’altra attività molto importante. La vita sportiva e politica si svolge a Roma ed è solo frequentando assiduamente la capitale è molto più facile inserirsi nei meandri che portano ad avere agevolazioni finanziare e sportive. Pur restando la segreteria operativa a Milano, è necessario e opportuno, avere un appoggio presso il CONI di Roma, dove il Segretario Generale, ha la possibilità di incontrare settimanalmente le massime cariche del Coni e del Ministero dello sport. Dovrà preparare gli incontri tra i massimi esponenti e il nostro Presidente, avendo già predisposto anticipatamente quanto da definire nell’incontro. Mi sembra superfluo ricordare che questi colloqui, oltre che riservati, dovranno essere eseguiti di pari grado di rappresentatività. Segretario con segretario, presidente con presidente.
Quando mi affaccia al mondo dell’automobilismo, un grande sportivo genovese, mi disse: se vuoi ottenere qualche cosa per i tuoi rally, vieni spesso a trovarmi a Roma perché entrerai nelle stanze del potere e ricordati che le decisioni si prendono la sera prima delle riunioni del consiglio nazionale, questi ratificano quello che è stato stabilito nei giorni precedenti. Seguii i suoi consigli ed ebbi belle soddisfazioni sportive e personali.
E a quei giorni non c’erano i treni veloci di Italo!! Con i nuovi mezzi di comunicazione è molto più facile e tempestivo seguire, anche da fuori sede o in viaggio, l’eventuale necessità della segreteria operativa.      

SITO E GIORNALE
Per quanto riguarda il sito ho già accennato prima la sua criticità. Per il numero delle visite dovrebbe avere la possibilità do trovare degli sponsors tecnici che ci dovrebbero far incassare un certo contributo. Sul mercato ci sono aziende specializzate che digitando anche una sola parola riguardante la nostra intestazione, Google, mette per primo il nostro sito, nell’elenco dei siti paralleli o similari. Questo porta a collegarsi al nostro sito e vale come visita e come tale a un certo importo.
Non in molti sanno che alcuni anni fa assieme, a un amico, feci un sito, dove erano pubblicate le notizie UNVS di due regioni Sicilia e Calabria. A quei giorni si era formata una squadra che aveva portato ottimi risultati in seno all’UNVS, poi per motivi che non sta a me a ricercarli, questa si è sfaldata, perciò avevo sentito la necessità di comunicare velocemente con un proprio sito. In seguito ho ritenuto opportuno allargare l’area d’azione e assieme ad un altro amico, esperto nella gestione di siti, ne abbiamo costruito un altro, più moderno, più agile, più colorato, di più facile consultazione. Tengo a precisare che sia il costo del noleggio dello spazio, sia quello del pagamento dei programmatori, sono stati a totale carico personale. Qualche mese fa mi è arrivata una richiesta per inserire pubblicità o altre forme inerenti al mio sito e per ragioni strettamente personali, ho dovuto rinunciare, per il momento, a qualsiasi forma di collaborazione con loro. Se può essere interessante un piccolo sito come il mio, perché non lo è quello ufficiale UNVS?
Per quanto riguarda il Sito Nazionale, Istagram e Twitter la pubblicazione delle notizie, dal mio modesto punto di vista, devono riguardare ESCLUSIVAMENTE attività delle sezioni e dei soci. Le altre notizie che non sono UNVS, ma solo d’informazioni di altre attività potrebbero essere linkati in appositi spazi del sito i quali possono essere consultati da chi ha bisogno di leggere tali notizie. Vorrei suggerire l’iscrizione da parte dei soci a ben definiti argomenti del Sito Nazionale e ogni volta che è inserita una nuova notizia in tale casella, a chi ne ha fatta richiesta, arriva una e mail che comunica l’avvenuto aggiornamento.
Scusate faccio un po’ di pubblicità al mio sito http://unvslosportnelsud.it/ dove sto inserendo vecchi articoli che costituiscono la storia dei Veterani sotto il titolo “da vecchio sito” in continuo aggiornamento.

ANTIDOPING
La prima volta che fu appena accennato il problema dell’antidoping nello sport, fu nell’assemblea di Aosta. Da quel momento, salvo rari casi come avvenne in Sicilia con il progetto del Dotto Antonino Costantino, da parte dell’UNVS c’è stato un silenzio assordante, come se il problema non riguardasse i nostri sportivi, soprattutto nei Master e nel settore giovanile. Purtroppo la mia città d’origine Lucca, ha conquistato negativamente le cronache riguardanti sportivi trovati positivi se non casi di morti premature, queste avvenute anche nel mese attuale aprile 2018 o all’inizio dell’anno che ha visto coinvolte diverse persone. Per il momento, tutto è nelle mani della magistratura lucchese.
Avevo proposto di svolgere a Lucca, dove purtroppo sono presenti frequenti casi di criticità, un convegno a livello nazionale dove l’UNVS prendeva una netta decisione contro il Doping. Grazie al Presidente Emerito G.P. Bertoni e Delegato Provinciale Coni, al vice Presidente dott. Antonino Costantino della Medicina dello sport con incarichi nel DCO FMSI/WADA e ad altri amici lucchesi, con incarichi primari in federazioni, ai pass presidenti del Panathlon Club International, poteva essere organizzato un incontro a livello nazionale. Mi fu risposto con un diniego, però il Panathlon Club di Lucca l’ha organizzato, quasi identico al mio progetto, ottenendo un buon successo!!!!!! E’ solo questione di leggere il futuro!!

ASSICURAZIONE
Altro annoso problema, già discusso negli anni 70 nel consiglio dall’allora Presidente Edoardo Mangiarotti e mai ha trovato la quadratura del cerchio. Dopo ampie discussioni e forti tensioni tra la dirigenza nazionale e alcuni presidenti di Sezioni Tosacani, la soluzione è stata quella di fare accordi con Enti di Promozioni. Tradotto terra terra una sezione, organizza una manifestazione sportiva sotto l’egida e con regolamenti approvati dall’UNVS, ma la responsabilità civile ricade sul presidente ed eventualmente su tutto il consiglio direttivo della sezione. Mi sembra il gatto che si morde la coda per fare soci occorrono organizzare manifestazioni ma queste devono essere assicurate da altri così andiamo ad aumentare il numero di soci perciò di potere di questi Enti.

Cari amici e futuri nemici vi ringrazio se avete avuto la pazienza di leggermi fino in fondo, l’ho fatto con lo spirito di una “critica” costruttiva per un profondo sentimento che mi lega all’Unione e ben consapevole della libertà di esprimere le proprie idee e considerazioni, libero da future possibili ripercussioni elettorali, avendo deciso un totale cambiamento della mia vita.
Ho iniziato con una citazione e desidero chiudere questo mio scritto al motto di “Dai! non fare lo spor­tivo stando seduto. Alzati e cammina con noi” pronunciata dal nostro socio Cav. Pietro Balistreri “Veterano in gamba” della Sezione di Palermo nel lontano1974.