Lettera ad un amico

GIOVEDÌ 30 APRILE 2009

Lettera ad un amico

di Martino e Silvana

Amico Veterano Franco, fin dall’antichità esistono varie teorie in cui si crede che la morte è solo un passaggio della vita terrena. Mi auguro che questo sia vero, così avrai potuto vedere quante persone ti hanno voluto bene su questa terra testimoniandolo con la loro presenza al funerale. In molti hanno dimostrato il loro dolore scrivendo belle parole sulla tua vita di scrittore e storico.
Noi ci eravamo conosciuti di recente, quando siamo stati invitati a partecipare alla vostra festa dell’Atleta dell’Anno, era l’8 dicembre del 2008.questa occasione abbiamo apprezzato l’alto senso di ospitalità che è insito nella maggior parte della popolazione siciliana. Fin da subito ci avete fatto sentire a nostro agio, pur non conoscendo nessuno. Un incontro, il nostro, che si è protratto anche il giorno dopo, ora parte dei nostri ricordi. Infatti, ci hai accompagnato a vedere le bellezze monumentali di Trapani come la Madonna Bianca un vero capolavoro incomparabile ed indimenticabile. Con la tua semplice descrizione subito abbiamo capito la profonda fede che lega la città di Trapani alla Madre Celeste. Siamo rimasti estasiati quando ci hai illustrato, con profonda competenza, la bellezza e la ricchezza delle statue per la Processione dei Misteri, costruite in rappresentanza del tessuto sociale della città. Grazie a te abbiamo potuto apprezzare Erice in tutto il suo splendore. Mai ci hai fatto pesare il tuo stato di salute, forse già si presentavano i primi sintomi di malessere e con enormi sacrifici personali ci hai fatto ammirare la tua Trapani che hai amato tantissimo. Ci siamo incontrati poi, al nostro ritorno dalla Sardegna sul porto di Trapani, era il 23 di marzo. Siamo andati a fare colazione insieme al tuo amico Carlo. Seduti ad un tavolo, degustando le mitiche paste siciliane, abbiamo parlato dei vari progetti futuri, di nuovi incontri in occasione dell’Assemblea di Massa, della nostra festa dei veterani che avresti voluto fare a maggio… e così ci siamo dati l’arrivederci a Marina di Massa per l’Assemblea Nazionale…Poi un brutto giorno, una telefonata, era il 27 mattina, ci informava che il tuo cuore ti aveva tradito… Siamo rimasti senza parole, increduli avremmo preferito avessero sbagliato… no. Più di queste mie quattro righe sono importanti le testimonianze di apprezzamento nei tuoi confronti che ho trovato su Internet. Da qui traspare il tuo attaccamento sincero e disinteressato verso la città di Trapani. La sintesi è nel titolo del pezzo scritto dalla tua collega Mariza D’Anna: Franco Auci, innamorato sincero del calcio e della città. Tra gli svariati articoli, hai donato alla tua città, due libri importanti riguardanti la storia della squadra del Calcio Trapani dell’altro secolo. Ad un altro libro stavi lavorando e il tuo interesse era rivolto alla ricostruzione della vita sportiva di una famiglia storica di atleti trapanesi:gli Oddo. Anche la nostra sezione è intitolata a Pio Oddo. Questi sportivi hanno raggiunto il massimo splendore nel campionato del mondo di calcio, quale terzino della nostra mitica nazionale in Germania. Dobbiamo augurarci che qualcuno voglia continuare il tuo lavoro, fatto di continue ricerche, portando a termine un così importante valore aggiunto. In un nostro colloquio mi dicevi che in casa tua c’erano montagne di foto, articoli, eri un custode di tante cose, uno storico della Città di Trapani. Il nostro cruccio, Franco, è quello di averti conosciuto troppo tardi perché avremmo avuto la possibilità di apprezzare meglio le tue doti umane, sincere, di vero sportivo e… condividerle… Voglio sperare che tutti i veterani trovino il modo di ricordarti degnamente per tutto quello che, con tanta passione ed abnegazione, hai scritto per lo sport…Tra i veterani c’era un grande personaggio, uno storico, un testimone sincero dello sport, purtroppo in pochi ti hanno conosciuto perché il più delle volte sono i titoli di studio, le cariche ricoperte, che ti portano a certi livelli, gli intellettuali, i puri non hanno mai avuto fortuna in questo mondo che non so fino a che punto si possa definire sportivo…

 Ciao Franco… e grazie della tua sana e sincera amicizia…