VENERDÌ 17 FEBBRAIO 2012
L´ASSEMBLEA DI TAORMINA ONORA LA MEMORIA DEL PROF. VINICIO MARANGIO PRESIDENTE DELLA SEZIONE UNVS DI LECCE
Da Sito Nazionale
Dario Marangio
Un pensiero grato al nostro Presidente Bertoni ed a tutti i Veterani dello Sport presenti all´Assemblea di Taormina per aver voluto onorare la memoria di mio padre, il prof. Vinicio Marangio, stella d´oro Coni al merito Sportivo e distintivo d´oro UNVS, scomparso appena pochi giorni prima del nostro incontro in Sicilia.
Commosso è stato il ricordo di fronte ad un poster fotografico che lo ritrae con un gruppo di alunni nell´atto di spiegare loro le funzioni educative dello Sport in occasione dei tanti appuntamenti nelle scuole ove la Mostraitinerante sui valori e gli ideali dello Sport autentico, da lui stesso ideata attraverso efficaci lavori cartellonistica; da questa mostra sono stati tratti i manifesti diffusi in tutte le scuole di Lecce e provincia, nonché il contenuto di migliaia di cartoline sui valori dello Sport, spedite dagli alunni in Italia ed all´estero. Da sempre, come figlio, sono stato il suo devoto discepolo; per quarant´anni, dei quasi settanta da lui dedicati alla promozione sportiva, gli sono stato accanto collaborando e condividendo con lui ogni momento della sua appassionata attività, vivendo con entusiasmo il messaggio insito nel nostro logo veterano, il rapporto tra genitore e figlio, che egli spesso ricordava non solo per il gesto ivi rappresentato di trasmissione ideale verso il futuro del proprio impegno, ma anche , come vi ho ricordato a Taormina, quale espressione di generosità nel mettere a disposizione di tutti le proprie idee, portandole a fattor comune, pur di realizzarle, contro ogni possibile gelosia di creatività, inventiva ed originalità. Come ha scritto il presidente del Panathlon club di Lecce, l´amico Veterano Ludovico Malorgio, “il prof. Marangio se n´è andato in punta di piedi, con la discrezione, la compostezza, la signorilità che hanno sempre contraddistinto la sua vita di uomo, di docente e di sportivo ; egli è stato una figura storica dello sport di Lecce e del Salento, per il quale si è speso con immensa passione ed inesauribile attivismo; prima da praticante, nell´atletica leggera, poi da tecnico e dirigente, soprattutto nel nuoto, in cui ha sempre ottenuto eccellenti risultati. Al suo perseverante impegno, alla sconfinata passione, alla sua competenza tecnica, si deve la prima piscina coperta realizzata a Lecce, da lui stesso progettata, premio nazionale CONI per l´impiantistica sportiva, oltreché la ristrutturazione e l´avviamento tecnico ed amministrativo di altri impianti, nonché lo sviluppo del nuoto nell´intero Salento, sulla base di un progetto a livello nazionale, da lui ideato. Il prof. Marangio è stato il primo a promuovere e condurre con grande vigore nel territorio salentino la prima campagna contro le barriere architettoniche, coniugando un inimitabile spirito sportivo con un´ammirevole attenzione alle problematiche dei giovani diversamente abili, in molti casi da lui avviati all´attività sportiva. Il suo impegno nello Sport non ha conosciuto confini: nel 1956 fu tra i soci fondatori del Panathlon club di Lecce rimanendo per tutti i panathleti e per i Veterani dello Sport un punto di riferimento costante; lo era stato per i suoi studenti negli oltre quaranta anni trascorsi nella scuola come docente di matematica, lo è stato e lo sarà per centinaia di giovani, oggi persone mature, che da tecnico e dirigente ha avviato allo sport. Gli sportivi che lo hanno amato, continueranno a guardare a lui, alle sue eccezionali qualità umane e sportive, alla sua dirittura morale, all´innata signorilità che regolava i suoi comportamenti, per trarre spunti ed ispirazione alla nostra attività di umili, ma convinti operatori, impegnati a promuovere lo Sport e ad affermare gli ideali e i valori i veri grandi sportivi come Vinicio Marangio, uomo di grande lealtà e campione di fair play”.
Inesauribile produttore di idee, mio padre Vinicio, innovatore in qualunque campo, sia nella progettazione civile ed impiantistica, come nella scuola, ove suggeriva agli alunni la quotidiana lettura e commento dei giornali e la partecipazione consapevole alle vicende di una mutevole realtà. Sua l´idea, già decine di anni fa, di abbinare le discoteche alla promozione sportiva, il progetto contro la violenza negli stadi (“Cartellino rosso alla violenza”), l´indicazione alle squadre di calcio relativo alla scelta annuale di un impegno sociale (“adotta un´idea”), le competizioni sportive tra squadre composte da genitori e figli e nonni e nipoti (le “Interparentes”), la valorizzazione dello sport praticato tra i coniugi (“la coppia che non scoppia”), il recupero dei vecchi giochi di cortile, il “premio Aurora” , da me ripresentato all´assemblea di Taormina, teso alla valorizzazione del contributo femminile, presenza indispensabile accanto ad ogni campione o dirigente sportivo. Per decenni, Vinicio ha promosso l´interesse al problema del doping nello Sport, al pericolo insito alla non accettazione dei propri limiti, al rapporto giovani-alimentazione, evidenziando i rischi che oggi sono di triste attualità. Dalle barricate di una malattia che non è riuscita a consumare la sua fantasia, ha continuato a sventolare il vessillo dello Sport per tutti, praticato a tutte le età; era orgoglioso dei risultati della nostra squadra di atletica leggera, per anni al primo posto in Italia nelle competizioni veterane. La sfida del sacrificio, il rispetto degli altri, il gusto della fatica verso un risultato, la gratuità della propria dedizione, rappresentava un convinto messaggio cristiano che, unitamente alla priorità educativa, anticipava di tanti anni gli attuali orientamenti pastorali a livello nazionale.
Ciao papà, ciao Vinicio, compagno di squadra e dell´avventura della tua vita ove il segno della libertà più grande era il dono, il reale disinteresse verso qualsiasi tornaconto. Quanti ti conobbero, ti amarono, perché resi migliori dall’esempio della tua vita integra, appassionata, vera.
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