IL RACCONTO: PARLA LA FIGLIA CAROLA

SABATO 26 MAGGIO 2012

Da LA GAZZETTA DELLO SPORT 26 Maggio 2012

IL RACCONTO: PARLA LA FIGLIA CAROLA

«Aveva già in tasca l’accredito per Londra»

MILANO

Carola Mangiarottl, 60 anni

«Aveva già in tasca l’accredito per l’Olimpiade di Lon­dra e da pochi giorni aveva pu­re rinnovato il passaporto. Pec­cato. In un momento triste co­me questo l’unica consolazio­ne è l’aver visto che ha vissuto la sua vita e la sua passione per lo sport sino all’ultimo».
E’ la fi­glia Carola, spadista ai Giochi di Montreal 1976, a raccontare gli ultimi giorni di Edoardo Mangiarotti. Martedì nella se­de della Regione Lombardia aveva ritirato in rappresentanza di papa il premio destinato ai «ragazzi del ’48», che ci avevano rappresentato ai prece­denti Giochi di Londra.
L’onore «Gli avevo chiesto se voleva venire a ritirare il premio racconta la signora Carola ma lui non se la sentiva. Quando gliel’ho portato a casa se lo è coccolato, come tutti gli altri. Era davvero in attesa dei Giochi di Londra. Il presidente del comitato organizzatore, Sebastian Coe, l’aveva inserito in un suo libro appena uscito fra i 100 atleti più grandi nella storia delle Olimpiadi e delle Paraolimpiadi. In questo libro ci so­no solo due atleti italiani, lui e Valentina Vezzali. Ma avrebbe dovuto essere a Londra durante le gare per una serata particolare dedicata a 16 grandi i campioni in una grande teatro. Papà aspettava questo momento con l’ansia di un bambino. Ha sempre vissuto lo sport con passione, sia nel Circolo della Spada a lui dedicato in via Zarotto in cui ancora riusciva a venire, sia in ogni occasione o da­vanti alla televisione. E’ morto accanto a mamma Camilla, 85 anni, una vita intera insieme, nel nome dello sport»

pa.m.