MERCOLEDÌ 8 FEBBRAIO 2012
EDOARDO MANGIAROTTI UN ATLETA GENTILUOMO D’ALTRI TEMPI
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Relativamente ai soli Giochi Olimpici ha collezionato complessivamente fra il 1936 e il 1960 ben 6 medaglie d’oro, 5 d’argento e 2 di bronzo ed è a tutt’oggi l’atleta più medagliato della storia dell’Italia ed il quarto in assoluto, a pari merito con altri due atleti, alle spalle di Larissa Latynina a quota 18 medaglie, seguita da Michael Phelp con 16 e Nikolai Andrianov con 15. Hapartecipato a cinque Olimpiadi, ma avrebbe forse partecipato anche a qualcuna di più se non si fosse passati dal periodo della II Guerra mondiale.

Edoardo Mangiarotti nasce a Renate, (Mi) nella Brianza lombarda, il 7 aprile 1919. Assieme ai suoi due fratelli Dario e Manlio cresce sotto l’insegnamento del padre, Giuseppe, schermidore di prestigio internazionale che nel periodo del primo dopoguerra, in qualità di maestro d’arme, ha importato E’ uno dei fondatori della società schermistica “Il Giardino” di Milano, dove Edoardo ha modo di imparare l’arte della scherma. Il padre fa praticare a Edo, il nuoto, la Boxe, la corsa e il ciclismo. Così il futuro campione diventa un atleta di grande forza e resistenza. Ma il merito del padre è anche quello di far diventare Edoardo un mancino nella scherma, lui che invece era destrorso naturale.

Grazie a ciò Edoardo riuscirà a sorprendere gli avversari con imprevedibili mosse. Mancino era anche lo schermitore francese Lucien Gaudin, che più di ogni altro il padre ammirava.La carriera professionistica di Edo, comincia nel 1933, quando a soli 14 anni vince gli Assoluti di spada a Tripoli. A 17 anni partecipa alla sua prima Olimpiade, a Berlino, nel 1936.
Per quanto concerne i campionati del mondo sono 26 le medaglie conquistate, delle quali la metà d’oro. Anche nella speciale classifica degli schermidori plurimedagliati ai mondiali risulta l’italiano più vincente di sempre. Si è ritirato dalla scena agonistica dopo le Olimpiadi di Roma del 1960 come il più grande schermidore di spada di tutti i tempi, mentre nel fioretto condivide questo riconoscimento col francese Christian d’Oriola schermidore che nella sua carriera non riuscì mai a sconfiggere. Nonostante la carriera agonistica quasi trentennale, nel 1948 fu chiamato in qualità di corrispondente della Gazzetta dello Sport da Gianni Brera e Gualtiero Zanetti, che lo avevano voluto per scrivere di Scherma sul proprio giornale. Era alquanto strano vedere un atleta che, al termine della sua gara, senza aver ancora lavato di dosso il sudore e la tensione accumulata, redigesse un articolo per il giornale in cui lavorava come inviato. Anche questo era Edoardo Mangiarotti. E non solo. Dopo la sua intensa carriera, non ha mai abbandonato la scena schermistica, a volte nella figura di dirigente, a volte in quella di semplice ospite spettatore. Ma la carica, dentro e fuori la pedana, è sempre stata la stessa: un amante della disciplina, un vincitore, un tifoso, un uomo leale ed onesto. è capitato che un giorno, quel lontano 28 luglio 1956, durante l´Olimpiade Melbourne, l´“inviato” della Rosea abbia dovuto affrettare la sua cerimonia di premiazione per scrivere l´articolo sulla sua impresa. Quel giorno l´impresa è stata grandissima. Anzi, è stata doppia: a salire sul podio, oltre a Edoardo con l´oro nella Spada Individuale, il fratello maggiore Dario, arrivato secondo dopo aver sconfitto, per 3 a 2 all´ultimo assalto, l´atleta lussemburghese Léon Buck.

Nel biennio 1959-1960, insieme a Gastone Darè e Renzo Nostini, Mangiarotti entra a far parte del comitato di gestione della Federazione Italiana Scherma (FIS) nominato dal CONI.Si ritira dalla scena olimpica nel 1961,Edo Mangiarotti è e resta il più grande schermidore di spada di tutti i tempi, nel fioretto condivide questo riconoscimento con l’atleta francese Christian d’Oriola, schermidore che nella sua carriera Mangiarotti non riuscì mai a battere.Una giornata memorabile: per le vittorie di Edoardo Mangiarotti e del fratello Dario; per l´orgoglio del padre Giuseppe, che li ha visti trionfare in un´unica e magica notte olimpica; per una nazione intera che da quel giorno in poi è stata ammirata e copiata, invidiata e rispettata; considerata come la migliore esponente e rappresentante della disciplina schermistica nel mondo.
Nel 1966 ha pubblicato un libro intitolato “La vera scherma”, scritto a quattro mani con Aldo Cerchiari.
Nel 1981 è stato insignito dal Comitato Olimpico Internazionale dell’ordine olimpico di bronzo per l’anno 1977 e nel 1998 gli è stata conferita la massima onorificenza italiana dall’allora Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro che lo ha nominato Cavaliere di Gran Croce.
È membro d’onore del consiglio federale della Federazione Italiana Scherma e della Fédération Internationale d’Escrime. Dal 1980 al 1984 ha ricoperto la carica di segretario generale della FIE, della quale ha pure presieduto la commissione di disciplina. È stato inoltre presidente dell’Unione Nazionale Veterani dello Sport (UNVS) e dell’Associazione Medaglie d’Oro al Valore Atletico (AMOVA).
Mangiarotti si è battuto a lungo, per ottenere che ai campioni meno fortunati nella vita venisse corrisposto quello che oggi viene chiamato “Assegno vitalizio Giulio Onesti”.
Il 18 marzo del 2002, il CIO (Comitato Internazionale Olimpico) gli ha assegnato il prestigioso “Ordine Olimpico”, la più alta onorificenza sportiva mondiale. All’inizio del 2009 ha ricevuto ad Istanbul il Premio Fair Play alla carriera.
Anche la figlia Carola è stata una tiratrice di scherma che ha rappresentato l’Italia alle Olimpiadi, partecipando a quelle di Montreal nel 1976 e di Mosca nel 1980.

Edoardo condivide col marciatore Ugo Frigerio e lo sciatore Gustav Thöni il privilegio di essere stato selezionato per due volte come alfiere dell’Italia in una cerimonia d’apertura delle Olimpiadi, avendo innalzato il tricolore sia a Melbourne nel 1956, sia aRoma nel 1960.
Edoardo Mangiarotti ha sempre vissuto con la passione della Scherma e per la Scherma.
Le medaglie olimpiche vinte da Edoardo Mangiarotti:

Olimpiade di Berlino (1936) spada: Oro a Squadre Olimpiade di Londra (1948) fioretto: argento a squadre
spada: bronzo individuale
spada: argento a squadre Olimpiade di Helsinki (1952) fioretto: argento individuale fioretto: argento a squadre
spada: oro individuale
spada: oro a squadre Olimpiade di Melbourne (1956) fioretto: oro a squadre
spada: bronzo individuale
spada: oro a squadre Olimpiade di Roma (1960) fioretto: argento a squadre
spada: oro a squadre
Le Medaglie vinte nei Campionati mondiali da Edoardo Mangiarotti
1937
Oro Parigi spada a squadre
1938
Argento Piest’any spada individuale
Bronzo Piest’any spada a squadre
1947
Bronzo Lisbona fioretto individuale, spada a squadre
1949
Oro Il Cairo fioretto a squadre, spada a squadre
Bronzo Il Cairo fioretto individuale
1950
Oro Montecarlo fioretto a squadre, spada a squadre
1951
Oro Stoccolma spada individuale
Argento Stoccolma fioretto individuale, fioretto a squadre, spada a squadre
1953
Oro Bruxelles spada a squadre
Argento Bruxelles fioretto individuale, fioretto a squadre
1954
Oro Lussemburgo fioretto a squadre, spada individuale, spada a squadre
Argento Lussemburgo fioretto individuale
1955
Oro Roma fioretto a squadre, spada a squadre
1958
Oro Filadelfia spada a squadre
Argento Filadelfia spada individuale
Bronzo fioretto a squadre
Le Medaglie vinte ai Giochi del Mediterraneo da Edoardo Mangiarotti
1951
Oro Alessandria d’Egitto fioretto a squadre, spada a squadre
Bronzo fioretto individuale ad Alessandria
1955
Argento fioretto individuale, fioretto a squadre, spada a squadre
Le Medaglie vinte alle Universiadi da Edoardo Mangiarotti
1947
Oro Parigi fioretto individuale, fioretto a squadre, spada a squadre
Le Medaglie vinte ai Campionati Italiani da Edoardo Mangiarotti (dati parziali)
1947
Oro spada individuale
1950
Oro spada individuale
1952
Oro fioretto individuale
1954
Oro fioretto individuale
1955
Oro spada individuale, fioretto individuale
1957
Oro fioretto individuale
Mangiarotti è stato insignito delle seguenti Onorificenze:
Roma, 2 giugno 1970 Su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri Grande Ufficiale Ordine al merito della Repubblica Italiana
Baden-Baden, 20 settembre-3 ottobre 1981Collare di bronzo dell’ordine olimpico
Roma, 11 maggio 1998 Cavaliere di Gran Croce Ordine al merito della Repubblica Italiana

Edoardo Mangiarotti, come tutti gli uomini di successo, ha anche il dono delle frasi ad effetto:
dalla Francia le varianti della scuola di scherma transalpina. Giuseppe Mangiarotti già schermidore di prestigio internazionale aveva indossato la divisa azzurra alle Olimpiadi di Londra nel 1908.
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