Lucca in diretta
Dopo l’impresa in bici fino a Capo Nord ora Paolo Mariotti ha un nuovo obiettivo: il Giappone
Un percorso di 13mila chilometri solo per raggiungere Shanghai, poi il tour dell’isola e forse anche il ritorno a Lucca sempre sulle due ruote
di Redazione – 18 Gennaio 2023
In sella alla sua bici Bianchi è pronto a partire di nuovo per l’avventura. Paolo Mariotti, 28 anni, lucchese, appassionato di bicicletta e di viaggi, dopo il suo primo tour all’estero che l’ha portato ai confini estremi dell’Europa, fino a Capo Nord, adesso è pronto per un’altra impresa ai limiti del possibile: raggiungere in bicicletta il Giappone, percorrere tutto il paese e poi chissà, magari anche tornare, sempre con la propria bici Bianchi, a Lucca.
“Sono appassionato di sport da quando avevo 14 anni – spiega Paolo -, sono entrato in una palestra di pugilato e lì ho scoperto la passione per la fatica e per lo sport in generale. Ho iniziato ad appassionarmi alla corsa, alla bicicletta e ultimamente anche ai viaggi, soprattutto – precisa -, sono alla ricerca di vere e proprie emozioni. L’emozione di trovarsi in posti mai visti, l’emozione di raggiungere un obiettivo con la forza del corpo e della mente. Più o meno è questo quello che cerco di trovare”.
Nel suo primo viaggio importante all’estero con la sua fida bici Bianchi Paolo Mariotti ha toccato Capo Nord per poi tornare a Lucca.
“È stato veramente il primo viaggio importante fuori dall’Italia, perché comunque l’Italia l’ho già girata abbastanza e ho avuto questa idea di fare un viaggio a Capo Nord, un po’ più lungo rispetto a quelli che avevo già fatto”.
Uno dei tratti più lunghi affrontati da Paolo in Italia è stato Roma-Milano, andata e ritorno. Per arrivare a Capo Nord il viaggio è stato certamente più lungo.
“Il viaggio è stato lungo più di 8mila chilometri tra andata e ritorno. Ho attraversato 11 paesi e le emozioni più grandi sono state: sicuramente l’arrivo a Capo Nord, è stato bellissimo e forse ancora di più l’arrivo in Italia. Perché sono un po’ nostalgico. Pedalare 8mila chilometri per arrivare a Capo Nord è stato bello, ma pedalare per tornare a casa a rivedere la scritta Italia sui cartelli è stato fantastico. Le esperienze chi mi hanno segnato di più sono state con le persone che ho incontrato, perché comunque viaggiando vedi proprio la bontà delle persone che ti aiutano si interessano a te e cercano di darti una mano”.
Prima Roma-Milano, dopo Capo Nord andata e ritorno, adesso il Giappone, qual è l’obiettivo è qual è lo scopo di questo viaggio?
“L’obiettivo è sicuramente vivere, trovare emozioni e scoprire posti che non ho mai visto, conoscere persone e ricavare tanta soddisfazione da un viaggio del genere – dice Paolo – Dovrebbero essere circa 13mila chilometri fino a Shanghai, da dove poi prenderò un traghetto che dovrebbe portarmi in Giappone, per fare il giro e poi chi lo sa, magari sceglierò anche di tornare in bicicletta. Ancora è tutto da vedere”.
Un viaggio molto impegnativo anche per una persona sportiva come Paolo.
“Dal punto di vista della fatica, mi sono preparato – dichiara -. Anche perché ci sarà molto dislivello, però la parte burocratica sarà quella più complicata, perché bisogna passare dogane, pensare prima ai visti. Poi ci sono anche adesso, in questo momento, alcune barriere sempre legate al Covid. Saranno questi un po’ i limiti. Anche semplicemente avere internet sul telefono non sarà semplice – aggiunge -, in ogni stato bisognerà comprare una sim e quindi organizzarsi anche con i soldi e sarà un po’ più complicato rispetto all’Europa”.
Ed infatti, per intraprendere questo viaggio, Paolo Mariotti cerca degli sponsor:
“Sì, sto cercando qualcuno appassionato di viaggi ed esperienze simili alle mie che si possa appassionare anche a questo progetto e che abbia piacere a darmi una mano per portarlo a termine. Ho cercato di raccontare ogni giorno anche quando sono andato a Capo Nord e vorrei riuscire questa volta a fare anche qualcosa più. Ho comunque intenzione di fare un viaggio spensierato perché non mi piace poi avere troppi impegni”.
Una particolarità dei suoi viaggi è la scelta del mezzo utilizzato, non soltanto una bicicletta, ma una bicicletta dal sapore storico.
“Questa bicicletta è vecchia Bianchi di 40 anni – spiega Mariotti – quindi la fatica viene ancora più amplificata e questo per me è importante perché più fatica vuol dire più soddisfazione. Continuerò a viaggiare con questa bici, anche perché c’è un legame ormai, abbiamo sofferto insieme e per me, non è solo una bici diciamo”.
Quando è previsto il tuo viaggio in Giappone?
“Non ho ancora una data specifica – conclude Paolo Mariotti – sicuramente prima dell’estate, giugno forse, indicativamente. Però non voglio fare progetti troppo precisi”.
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