DIALOGO IMMAGINARIO CON NELLA MIGLIORINI
di GS Martino Di Simo (2022)
Difficilmente mi sono trovato in difficoltà a scrivere, queste volta non so da dove iniziare, scrivere di una persona conosciuta molti anni fa e i ricordi sono sempre più labili anche per me, mi sto avviando sul viale del tramonto. Alcuni giorni fa sono stato raggiunto dalla notizia del decesso di Nella Migliori di Grosseto precisamente era il 17 giugno 2022. Aveva raggiunto la bella età di 98 anni anche se da alcuni anni aveva lasciato la sua bella abitazione per essere ricoverata in un istituto per anziani a Viterbo. Credo che la sezione UNVS, a cui era iscritta, la voglia ricordare sotto il profilo sportivo, mentre il mio ricordo inizia con la mia prima partecipazione all’Assemblea UNVS che si svolse in Aosta, (24-25 maggio 2002) mentre dove l’ho incontrata all’ultima sua partecipazione a Paestum (9-10 maggio 2008).
Come responsabile amministrativa, Nella faceva parte della dirigenza UNVS sotto la Presidenza di Edoardo Mangiarotti, del Segretario Generale Carlo Monti e di altri grandi sportivi che non sto a elencare per non dimenticare qualcuno. Solo desidero ricordare, oltre ai meriti conquistati sui campi di gara, avevano in dote una educazione, una capacità di ascolto e di mettere il socio a suo agio, senza far pesare le loro meritate vittorie.
Nella, al primo contatto dava l’impressione di essere una donna severa, poi più che la frequentavi capivi la nobiltà d’animo e la gentilezza che sapeva ben nascondere dietro quel viso che la sua educazione le imponeva. Cara Nella, mi permetto di chiamarti così perché alcune volte hai voluto ospitarci nella tua casa vicino a Grosseto. Capivo la tua felicità di trovarsi a parlare di molte cose, ma nello stesso tempo potevo percepire la tua stanchezza, essendo abituata ai tuoi ritmi di donna sola, che da sempre avevi scelto questo stato, ma fortemente legata a tuo fratello e alle tue nipoti che sentivi quotidianamente al telefono.
Nella non ti puoi immaginare quante cose sono cambiate in questi ultimi anni!
Immagino il tuo viso espressivo che senza parlare mi chiedi cosa è avvenuto.
Tante cose sopratutto la vera amicizia tra tutto la “popolazione” dell’UNVS. Ti ricordi quando alle assemblee o nei direttivi del Consiglio, arrivavano i soci del Sud e portavano le mozzarelle buonissime. Oppure quelli del Veneto con le bottiglie di grappa, le famose mela del Trentino o il vino del Piemonte, ecc. ecc. era una festa, era la gioia di ritrovarci e di darci appuntamento alla prossima volta, ora abbracci e baci tanto fumo e poco arrosto.
Si aspettava che la posta ci consegnasse il “giornalino” che Mangiarotti non voleva che si chiamasse così, c’erano le notizie le varie attività sportive delle sezioni, ora il mondo ha corso velocemente e se non sei tecnologico sei escluso da tutto. Il giornale è stato rivoluzionato con tanti articoli, più o meno interessanti, dove alcuni fanno sfoggio del loro sapere, ma stringi stringi dei veterani ci sono notizie che puoi trovare anche sul sito.
Nella, mi guardi meravigliata, ma il mondo con internet e i social si è modificato e anche per me che ho iniziato prestissimo ad adoperare il PC, con l’avanzare degli anni, ora questa rivoluzione inizia a pesare, mi risulta difficile seguire la moda.
Possiamo trovare mille giustificazioni il disinnamoro verso l’associazionismo ormai dilagante in tutti i settori, il Covid 19, il ricambio generazionale, ma passare degli oltre dodicimila soci dei tempi migliori, ai giorni nostri, a poco più di sei mila, ti porta a fare certe considerazioni di possibili errori o incapacità gestionale, negli ultimi anni.
Penso che ti ricorderai di Giovanni Bagaglia, si proprio lui, che aveva dato molto per l’UNVS, è uscito quasi bistrattato, come tanti altri che sono caduti nel dimenticatoio. Eppure di proposte ne aveva presentate alcune.
Cara Nella, molte volte le novità fanno paura, come i confronti per chi non li sa gestire, sono un problema e questi possibili progetti, vengono messe nel dimenticatoio abbandonati in fondo a un cassetto. Alla luce di manifestazioni sportive che organizzano, tra l’altro io sono socio per motivi di lavoro e dopo come pensionato, potevano essere una buona rampa, sia economica sia per essere presi in considerazione avendo, loro, un altissimo numero di soci in tuta Italia. In questo mondo dove contano i numeri e quelli attuali, per noi veterani, sono veramente molto pochi, nonostante tutti gli sforzi della attuale dirigenza, con questi, risulta difficile essere presi in considerazione.
E ti chiederai da contabile: come vanno economicamente avanti i Veterani in considerazione dei pochi soci?
Da alcuni anni il CONI da dei contributi, solo presentando dei progetti e per il momento ogni anno fortunatamente sono accettati, ma l’ammontare degli euro, non è più quello dei Tuoi tempi, è ridotto ma sempre come si dice “sulle corna delle chiocciole” se dovesse cambiare politica del governo o del CONI o gli obiettivi, bisogna incrociare le dita che ciò non avvenga.
Per fortuna che lo stato italiano ha istituito il 5%° e qualche euro arriva e fa bene al bilancio. Però non tutti i soci sono sensibili nel versarlo, per di più negli ultimi anni sono diminuiti e il problema finanziario si accresce. La dirigenza è costretta a tagliare ogni tipo di spesa.
Nella, anche se non ce ne siamo resi conto abbiamo vissuto dei bei momenti ora lasciamo spazio ai giovani non so se hanno le stesso spirito sportivo di sacrificio e di amicizia che era in noi, anche se alcune volte le idee non combaciavano, abbiamo discusso, ma l’amicizia rimaneva.
Nella ricordando Te mi è venuto alla mente un altro vecchio veterano, Alfredo Giusti, uomo piccolino di statura ma di nobile animo. Sarebbero tante le persone da ricordare, siamo vecchi di età e di data d’iscrizione all’UNVS molti ci hanno proceduto, ma scorrendo le varie benemerenze che ogni anno l’UNVS assegna ai propri soci, li ricordo perfettamente e penso da quanti amici sportivi eravamo circondati.
Ti chiedo un favore se nel Tuo peregrinare nelle estese prateria celesti quando incontrerai qualche amico Veterano, salutalo e gli racconterai quel poco che Ti ho scritto dei cambiamenti del nostro mondo sportivi.
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