da Quotidiano.net Scherma, morto Mangiarotti Nessun italiano come lui

VENERDÌ 25 MAGGIO 2012
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Scherma, morto Mangiarotti Nessun italiano come lui

Roma, 24 maggio 2012 – Edoardo Mangiarotti è morto questa mattina all’età di 93 anni nella sua casa di via Solferino a Milano. Una leggenda della scherma: con le sue tredici medaglie,sei ori, cinque argenti e due bronzi, è stato l’italiano più medagliato nella storia delle Olimpiadi.
Lo ha confermato la famiglia. La morte è giunta per probabile crisi cardiaca.
Edoardo Mangiarotti è stato figlio d’arte ed è cresciuto grazie agli insegnamenti del padre Giuseppe Mangiarotti, già tiratore di scherma di prestigio internazionale che aveva indossato la divisa azzurra alle Olimpiadi di Londra nel 1908 e maestro d’arma che importò in Italia le varianti della scuola francese di scherma. Edoardo ha condiviso la passione per la scherma con i fratelli Mario e l’altro olimpionico Dario.
Relativamente ai soli Giochi olimpici ha collezionato complessivamente fra il 1936 e il 1960 ben 6 medaglie d’oro, 5 d’argento e 2 di bronzo ed è a tutt’oggi l’atleta più medagliato della storia dell’Italia ed il quarto in assoluto, a pari merito con altri due atleti, alle spalle di Larissa Latynina a quota 18 medaglie, Michael Phelps con 16 e Nikolai Andrianov con 15.
Per quanto concerne i campionati del mondo sono 26 le medaglie conquistate, delle quali la metà d’oro. Anche nella speciale classifica degli schermidori plurimedagliati ai mondiali risulta l’italiano più vincente di sempre.
Si è ritirato dalla scena agonistica dopo le Olimpiadi di Roma del 1960 come il più grande schermidore di spada di tutti i tempi.
Domani sarà aperta la camera ardente per Edoardo, come ha reso noto la famiglia. Mangiarotti, che era Cavaliere di Gran Croce della Repubblica, era anche Membro d’Onore della Fie (Federazione Internazionale di Scherma), Collare di bronzo dell’Ordine Olimpico. Aveva dovuto declinare, per l’aggravarsi dei problemi cardiorespiratori, l’invito alle Olimpiadi di Londra, che gli hanno dedicato una stazione dell’Underground.
IL RICORDO DI PETRUCCI – “Da oggi la nostra medaglia d’oro è in Paradiso. E’ stato semplicemente l’uomo delle Olimpiadi: straordinario atleta, per le vittorie e i risultati conseguiti, punto di riferimento non solo per il mondo della scherma ma per tutto lo sport italiano”. E’ il ricordo del presidente del Coni, Giovanni Petrucci, di Edoardo Mangiarotti.
“Non ha fatto mai mancare il suo supporto, ha sempre seguito e incitato i nostri azzurri ai Giochi. Avevo incontrato martedì la figlia a Milano e mi aveva detto che Edoardo non stava bene. Il suo ricordo ci accompagnerà anche a Londra: rimane un esempio indelebile, senza età”.
IL PENSIERO DELLA VEZZALI – ”Se ne va un emblema ed un modello. Ecco le parole di Valentina Vezzali, che con 18 allori è seconda ad Edoardo Mangiarotti (19) per numero di medaglie d’oro conquistate complessivamente ad Olimpiadi e Mondiali.
”Mangiarotti è stato sempre presente ad ogni Olimpiade e ricordo sempre la passione con cui ci seguiva dalla tribuna ed i suoi abbracci finali. A Londra ci mancherà, ma sarà con noi nel ricordo. Sono sicuro che sarà con me anche nel giro di campo con la bandiera in mano”, ha concluso l’atleta azzurra che sarà portabandiera dell’Italia ai Giochi 2012.