DOMENICA 15 NOVEMBRE 1981
da “Il Veterano Sportivo” Novembre 1981
Successo del 3° trofeo F. Fontanarosa a Catania
Catania ha chiuso il 7 e 8 novembre scorso l’attività all’aperto della nostra Unione, organizzando con la collaborazione tecnica della Fidal, auspice l’Imitt, il terzo Trofeo Francesco Fontanarosa, manifestazione nazionale masters di atletica leggera.
La manifestazione ha radunato poco meno di mezzo migliaio di veterani, con più d’un filo bianco nei capelli, ma con la stessa baldanza e l’identico spirito combattivo dei giovani (d’altri tempi). La nostra sezione di Catania, guidata con imperturbabile dinamismo da Baldassare Porto, campione dei 400 metri e più volte azzurro negli anni cinquanta, ha offerto un’organizzazione perfetta ed uno spettacolo encomiabile, mettendo in palio numerosissimi premi, cercando, così, di onorare, nel migliore dei modi, Francesco Fontanarosa, al quale è dedicata la sezione catanese. Francesco Fontanarosa, in gioventù, fu marciatore di talento, a cui la guerra impedì di raggiungere traguardi luminosi; poi fu un instancabile animatore dell’Unione Veterani Sportivi, fondatore delle sezioni di Messina e Catania. Scomparve pochi anni fa in età prematura, a soli 51 anni.
Catania non è alla sua prima esperienza in fatto di organizzazioni e di manifestazioni; il suo carnet di impegni è pieno lungo tutta l’annata, grazie all’infaticabile dinamismo di Porto, Politti e di tutti i soci della sezione, fra cui il fratello stesso di Francesco Fontanarosa. Purtroppo se tutti hanno cercato di portare il loro mattone, anche piccolo, alla costruzione ed alla riuscita di questa manifestazione, ha, invece, fatto pollice verso il tempo. Da otto mesi non pioveva a Catania; e, così, sabato pomeriggio, prima giornata del Trofeo, ecco aprirsi d’improvviso le cateratte del cielo e riversare sulla città e sugli impianti del Campo Scuola tant’acqua quanta non se ne ricordava da tempo; e così le gare — dopo la disputa di qualcuna — dovettero essere sospese. E si riprese il mattino dopo, di buon’ora, costringendo tutti ad una levataccia anzitempo. Ed il cielo questa volta, sia pure con grande sforzo, mise in vetrina un magnifico caldo sole. Le gare sono state appassionanti e combattute, come, del resto, non era difficile prevedere. I masters erano giunti da ogni parte d’Italia, dal Piemonte, dalla Lombardia, dal Veneto persino.
Ognuno a proprie spese, certi che la vita può cominciare, sportivamente parlando, anche a sessantanni.